“Udite, udite, o rustici: | attenti, non fiatate. | Io già suppongo e immagino, | che al par di me sappiate | ch'io sono quel gran medico, | dottore enciclopedico, | chiamato Dulcamara, | la cui virtù preclara, | e i portenti infiniti | son noti in tutto il mondo… e in altri siti.”
I, 5
L'elisir d'amore
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“Il dottor Livingston, suppongo.”


“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.”
15, 18
Nuovo Testamento, Vangelo secondo Giovanni

da Madrigale, Nelle nozze del conte di Paleno, citato in Efemeridi letterarie di Roma, 1822