“In questa tappa, lo yogin perde la coscienza del mondo oggettivo. Quando la kuṇḍalinī giunge alla volta palatina (tālu), egli prova una sorta di assopimento (nidrā) che santa Teresa d'Ávila chiamava «sonno delle potenze». Il corpo, la volontà e la conoscenza ordinari sono intorpiditi, ma il cuore veglia.”

Origine: La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, pp. 114-115

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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Lilian Silburn 12
indologa francese 1908–1993

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“Uno yogin la cui coscienza ordinaria sia ben raccolta nel cuore e che non abbia alcun'altra preoccupazione, grazie a una presa di coscienza priva di dualità (avikalpa), si dedica interamente alla contemplazione della propria coscienza in quanto Soggetto cosciente liberato dal corpo e dagli altri limiti. E così che, sempre vigile, assorbendosi nel Quarto stato e in quello che ne è al di là, pone fine al pensiero dualizzante e acquista a poco a poco la sovranità.”

Kṣemarāja (975–1025) filosofo indiano

commento a Pratyabhijñā 4.1.11
Origine: Pratyabhijñā o Īśvarapratyabhijñākārikā, opera di Utpaladeva.
Origine: Citato in Lilian Silburn, La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, traduzione di Francesco Sferra, Adelphi, 1997, p. 70. L'opera non è specificata.

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“Teresa, che amava tanto fissare le date, ha avuto coscienza che con il tempo una storia santa si sarebbe rivelata nella sua esistenza.”

Guy Gaucher (1930–2014)

Origine: Citato in Teresa di Gesù Bambino, Opere complete, Lev – Ocd, Roma 1997

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“Giuseppe, che Dio benedica il vostro sonno! Riposate in pace sotto lo sguardo di Colui il cui cuore veglia sempre.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

la santa Vergine

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