“Sto ascoltando il grande coro finale della Messa copta, sulle cui onde oceaniche cadono i colpi maestosi e infinitamente negligenti del tamburo segreto e sopravvive il suono argentino del sistro. È il passo della divinità in tutta la sua indicibile sprezzatura.”

Origine: Da una lettera a John Lindsay Opie, senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, Belinda e il mostro, p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, p. 107.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Cristina Campo 59
scrittrice, poetessa e traduttrice italiana 1923–1977

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“So ascoltando il grande coro finale della Messa copta, sulle cui onde oceaniche cadono i colpi maestosi e infinitamente negligenti del tamburo segreto e sopravvive il suono argentino del sistro. È il passo della divinità in tutta la sua indicibile sprezzatura.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Origine: Da una lettera a John Lindsay Opie, senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, Belinda e il mostro, p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, p. 107.

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“Gigi Dag un suono puro, col suo tamburo, stai sicuro…”

Gigi D'Agostino (1967) disc jockey e produttore discografico italiano
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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Cantò tutta la notte un coro
di trilli arguti e note gravi;”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

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“Cantò tutta la notte un coro
di trilli arguti e note gravi;”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

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