The fundamental force of our revolution is the peasants. In our country, the situation is different from the industrial countries. The workers were not the principal force of struggle of our revolution. In the beginning, we were also active among the workers. Since 1955, we were able to organize the workers' movement throughout the country. The comrade who is assistant secretary of our Party was given the task of leading this movement. However, our working class was numerically few. The movement was active in each factory, but it could not withstand enemy repression. Every time the movement rose up, it was soon destroyed. The movement would reemerge, and the enemy would destroy it again.
Variante: La forza fondamentale della nostra rivoluzione sta nei contadini. La situazione nel nostro paese è diversa da quella dei paesi industriali; gli operai non erano la forza principale dietro la nostra rivoluzione. Inizialmente, fummo anche attivi fra gli operai. Dal 1955, eravamo riusciti a organizzare il movimento degli operai in tutto il paese. Il compagno che lavora come segretario assisstente del Partito fu dato l'incarico di guidare questo movimento. La nostra classe operaia però era numericamente bassa. Il movimento era attivo in ogni fabbrica, ma non poteva resistere all'opressione nemica. Ogni volta che il movimento si ribellava, fu presto distrutto. Il movimente riemergeva, e il nemico lo distruggerebbe di nuovo.
“Oggi la rivoluzione armata è impossibile: quella vera viene fatta giorno per giorno in Parlamento. Ogni volta che gli estremisti sono riusciti a passare dal delirio verbale all’azione, la situazione è tornata indietro di vent’anni. Per la classe operaia, l’anarchia è pericolosa.”
Argomenti
rivoluzione , due-giorni , tornata , verbale , parlamento , situazione , armato , tre-giorni , azione , oggi , classe , volta , opera , operaio , impossibile , estremista , anarchia , giorno , delirioBernardo Bertolucci 9
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