“Il poeta è perso nella luce, errante nella bellezza, povero per eccesso, folle per troppa ragione, peccatore in stato di grazia.”

“La giustizia disse "bandito", ma un poeta gli avrebbe detto che era come l' Ebreo errante, come il Batavo maledetto.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Antènor
Metropolis

“Rostand, il poeta delle folle che si credono intelligenti.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

12 luglio 1903; Vergani, p. 207
Diario 1887-1910

“Tutti i mortali sono peccatori. Anche io sono stato giudice: chi aveva colpa pagava per la propria colpa, e chi aveva ragione pagava per la propria ragione. Così tutti erano contenti: il giudice, la parte civile e il convenuto.”

Denis Ivanovič Fonvizin (1745–1792) scrittore, commediografo e drammaturgo russo

Il Brigadiere

“Pazzo non è chi ha perso la ragione, ma chi ha perso tutto fuorché la ragione.”

Gilbert Keith Chesterton libro Ortodossia

Ortodossia

“Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione.”

Blaise Pascal Pensieri

n. 253, 1994
Pensieri

“Gesù, questi poveri peccatori non li abbandonare. Sono pronta io a fare qualunque cosa.”

Gemma Galgani (1878–1903) santa italiana

Origine: Sola con Gesù solo, p. 1

“*Povero Catullo, basta vaneggiare, | e ciò che è perso, consideralo perso.”

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

1992, p. 11
Carmi

“Riuscivo a vedere […] le mie idee, sensazioni. Ero diventato un poeta. Ero estaticamente folle nella mia innocenza. Conoscevo gioie non per nome ma perché mi attraversavano il petto che raggrumava il sangue caldo e scomparivano senza avere conosciuto nome, ignote […]. Basta con gli eccessi di Rimbaud! Piansi ricordando il bel volto della vita quella notte.”

Jack Kerouac libro Maggie Cassidy

Origine: Maggie Cassidy, p. 119

“Einstein disse che se la meccanica quantistica è corretta, l'universo è folle. Ebbene, Einstein aveva ragione. L'universo è folle.”

Daniel Greenberger (1932)

citato in Paul Davies, About Time, p. 163

“[…] il sommo poeta latino fu considerato tôcco dalla grazia divina, circonfuso di luce, dotato di poteri soprannaturali, così da vivere, da apparire come un fantasma benefico dopo la morte.”

Olga Visentini (1893–1961) scrittrice italiana

Origine: Primo Vere, p. 22