“Non so che sia un libro: ma penso che saggiamente agissero quei cuneiformi che, per via della chiodosa grafia, ne improntavano spessi e argillosi poi ben cotti mattoni; ogni pagina, trecento delle nostre. È inganno tipografico, che una pagina abbia lo spessore esiguo su cui, su entrambi i lati, si stampa. Direi che la pagina comincia da quella esigua superficie in bianco e nero, ma si dilunga e si dilata e sprofonda, ed anche emerge e fa bitorzoli, e cola fuori dai margini.”
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“Il futuro è un libro dalle pagine bianche. Solo tu puoi riempirle.”
Il Libro del Domani

da Terre di confine. La frontera, a cura di Paola Zaccaria, Palomar, Bari, 2000, p. 113.
Origine: Citato in Pierre Lepori, Wolf in translation; in Louis Wolfson, Cronache da un pianeta infernale, a cura di Pietro Barbetta ed Enrico Valtellina. Con un saggio del premio Nobel J.M.G. Le Clézio, Manifestolibri, 2014, pp. 92-93. ISBN 978-88-7285-757-1

da La Prima Pagina del Libro d'Oro, n. 7
Radiofreccia (Cd 1)