“[A Fabio Fazio] Parlare con te è come masticare il collo del pollo, che gratti gratti ma non ti esce niente.”

29 gennaio 2006
Che tempo che fa

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
collo , fai-da-te , gennaio , pollo
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Luciana Littizzetto 54
attrice, cabarettista e doppiatrice italiana 1964

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“[A Fabio Fazio] Sai… ogni volta che ti vedo penso: «Che spalle piccole! Come quelle di un criceto.»”

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15 gennaio 2006
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“[A Fabio Fazio] Quest'anno va di moda lo stile cowboy. Sai ti ci vedrei perché già sei pistola di tuo.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

15 gennaio 2006
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“A tavola si invecchia
Mi colpiscono | di una donna | le stesse parti del pollo: | coscia, petto, collo…”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il dottor Divago, Mezza età, p. 128

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“Fazio: «Mi hanno chiesto se farai anche te un calendario». Lei: «Sì! mi ha chiamato una ditta di tombini.»”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

4 novembre 2005
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“Non puoi andare ad Haiti senza avere con te un pollo di gomma con la carrucola…”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Suor Gegia
Suore Ninja, 3 – Citofonare ore pasti

Lev Nikolajevič Tolstoj photo

“Un fanciullo amava molto il pollo e aveva gran paura dei lupi. Una sera, mentre dormiva sul suo letto, fece un sogno: egli era solo nella foresta e cercava funghi. A un tratto, un lupo balzò da una macchia e si gettò su di lui. Spaventato, il fanciullo si mise a gridare: «Aiuto! Aiuto! Mi vuol mangiare!».Il lupo gli disse: «Aspetta a gridare: io non ti mangerò, voglio soltanto discutere con te».
E il lupo si mise a parlare come fosse un uomo.
Disse: «Tu hai paura che io ti mangi. Ma tu? Non ti piacciono forse i polli?».
«Sì!».
«Eppure li mangi, perché? Essi sono vivi come te, i piccoli polli. Va a vedere la mattina, come li pigliano, come il cuoco li porta in cucina e taglia loro il collo, e ascolta la loro madre gridare perché le hanno tolto i suoi piccini. Non hai mai osservato tutto questo?».
«No», rispose il fanciullo.
«No, davvero? Ebbene, guarda meglio! Del resto, per ora, sono io che ti mangerò. A modo tuo, tu non sei altro che un piccolo pollo: è deciso, ti mangerò».
Il lupo si gettò sul fanciullo che gridò spaventato: «Ahi! Ahi! Ahi!».
E si svegliò.
Da quel giorno, egli smise di mangiar carne: fosse di bue, di montone o di pollo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

Origine: Favola registrata da Tolstoj il 19 luglio 1908 con un fonografo inviatogli in dono da Thomas Edison nello stesso anno, e pubblicata nel 1909 sulla rivista Il faro. Traduzione di Gianfranco Giorgi; citato in Perché sono vegetariano, pp. 16-17.

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“Anni '80. Carcarlo Pravettoni lancia sul mercato il wůrstel di pollo senza pollo, e la lira si impenna.”

Walter Fontana (1957) umorista, sceneggiatore e scrittore italiano

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