“[Sul Giro delle Fiandre 1949] La mia tattica di corsa, a pensarci bene, non era un granché, ma risultò efficace: me ne andai poco prima del "muro", una delle tante asperità di cui è disseminato il Giro delle Fiandre. Mancavano all'arrivo ben centoventi chilometri. Feci quasi un centinaio di chilometri con altri quattro o cinque che mi si erano affiancati e che poi riuscii a staccare quando decisi di andarmene tutto solo. Ormai pensavo di avercela fatta, quando a otto chilometri dall'arrivo ebbi una sgradita sorpresa: un gruppetto di sedici corridori mi raggiunse, con la certezza di aver stroncato la mia iniziativa. Ma io non ero il tipo che mi arrendevo facilmente. Finché avevo fiato non ero disposto a mollare. Ci furono alcune scaramucce e si giunse tutti in volati sul traguardo. Riuscii ancora a bruciare proprio sul traguardo i belgi Olliver e Schotte.”
Origine: Citato in Gian Maria Dossena, Il leone delle Fiandre, Compagnia Editoriale, Roma, 1991.
Argomenti
chilometro , traguardo , arrivo , volata , corridore , tattica , fiato , iniziativa , centinaio , efficacia , muro , sorpresa , disposta , certezza , giro , quattro , tipo , bene , ancora , corsa , prima , poco , proprio , gruppettoFiorenzo Magni 4
dirigente sportivo, ciclista su strada e pistard italiano 1920–2012Citazioni simili

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