“[Su Atlantic City] I grandi alberghi si ergevano al di là del lungomare, uno dopo l'altro, con le tende sventolanti alla brezza marina, le loro verande immacolate con le file di sedie a dondolo e le poltrone di vimini. Le bandiere nautiche sventolavano in cima alle cupole, e la notte si illuminavano con file di lampadine elettriche che ne delineavano la sagoma.”
Origine: Da Ragtime, Mondadori; citato in Gay Talese, C'era una volta Atlantic City https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/22/era_una_volta_Atlantic_City_co_0_96092213580.shtml, New York Times, tradotto da Monica Levy per la Repubblica, 22 settembre 1996, p. 14.
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