“*Baciami, baciami, vuo' che mi baci; | a cento scocchino, a mille piovano | qui su quest'avida bocca i tuoi baci. | E poi che il numero sfugge a noi stessi.”
V, vv. 7-10
Carmi
Variante: Baciami, baciami, vuo' che mi baci; | a cento scocchino, a mille piovano | qui su quest'avida bocca i tuoi baci. | E poi che il numero sfugge a noi stessi.
Originale
Da mi basia mille, deinde centum, | dein mille altera, dein secunda centum, | deinde usque altera mille, deinde centum, | dein, cum milia multa fecerimus, |conturbabimus illa, ne sciamus, | aut ne quis malus inuidere possit, | cum tantum sciat esse basiorum.
Gaio Valerio Catullo 63
poeta romano -84–-54 a.C.Citazioni simili

“Non lasciare la tua bocca senza baci
Stasera.
(Il mondo è tuo, stasera)”

cap. XI
Variante: Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.

Epigramma
Origine: Traduzione di Giosuè Carducci in Edizione nazionale delle Opere di Giosuè Carducci, volume ventinovesimo, Versioni da antichi e moderni, Nicola Zanichelli Editore, 1943, p. 196.

da Canto floreale
Origine: In Lirici ungheresi, scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 346.

XIX, 79-81
Variante: Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d'una spanna?

Baciami, baciami, baciami ancora

“La morte ha mille porte da cui la vita sfugge: | Ne troverò una.”
Fonte?