“In formule come "Mond nimt zu, Warze nimt ab" ["Luna cresci, verruca decresci"], oppure "Glocken gehn Toten nach, Warzen gehn mit" ["Le campane seguono i morti e le verruche li accompagnano"], è racchiusa una schietta ed originaria poesia popolare, un parallelismo dei pensieri quale si rivela nella poesia ebraica, nei detti popolari e soprattutto nelle similitudini, e in assoluto l'origine di ogni poesia. Ciò che la rima vuole esprimere col suono esteriore si esprime qui in succosa realtà, con l'equazione e la connessione intima di ciò che è esteriormente diverso e separato.”

—  Adolf Wuttke

da Der deutsche Volksaberglaube der Gegenwart, Berlin, 1869<sup>2</sup>, p. 157 sg.
Origine: Citato in Eduard Norden, La prosa d'arte antica dal VI secolo a. C. all'età della Rinascenza, due volumi, a cura di Benedetta Heinemann Campana, con una nota di aggiornamento di Gualtiero Calboli e una premessa di Scevola Mariotti, Salerno Editrice, Roma, 1986. ISBN 88-85026-54-0

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Una canzone è più primitiva di una poesia, perché in genere è in rima e ha una metrica precisa. Una poesia, invece, può andare dove vuole.”

Jim Morrison (1943–1971) cantautore e poeta statunitense

Origine: Versi poetici e dichiarazioni di guerra, p. 27

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“Le canzoni popolari sono la poesia e la filosofia della gente semplice.”

Jean-Louis Bruguès (1943) arcivescovo cattolico francese

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“La poesia solo in piccola parte si trova negli innumeri libri detti di poesia.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

da La storia come pensiero e come azione

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“La poesia ha il cuore umano per seme. Gli uomini sono pieni di attività diverse, fra le quali la poesia è quella che consiste nell'esprimere i pensieri del cuore con metafore tolte da ciò che vedono e sentono. Ascoltando l'usignolo che canta tra i fiori, o il gracidar della rana fra le acque dello stagno, noi riconosciamo una verità, cioè che ogni essere vivente fa udire un canto ed esprime il proprio sentimento.”

Ki no Tsurayuki (866–945) poeta e scrittore giapponese

dalla prefazione di Tsurayuchi al Kokinwakashū; citato in Arcangeli, pp. 210-211
Origine: Con questa traduzione a p. 51: «la poesia ha il cuore umano per seme. Gli uomini sono pieni di attività diverse, fra le quali la poesia è quella che ci fa esprimere i pensieri con metafore tolte da ciò che si vede o si sente. Ascoltando l'usignolo che trilla tra i fiori o la rana che gracida fra le acque dello stagno, noi riconosciamo una verità, cioè che ogni essere vivente fa udire un canto ed esprime il proprio sentimento».

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“Le antiche forme poetiche italiane van considerate in relazione con la storia della poesia popolare fiorita nel medioevo tra le nazioni neolatine.”

Francesco Flamini (1868–1922) critico letterario italiano

Origine: Versi e Metri italiani, p. 21

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