“Dovunque vada dovunque scappo | sempre di me trovo un ritratto | sulla parete, la scrivania | intorno al collo, effige mia. || Uomini e donne con strano svago | mi implorano: «La sua firma, prego». | Ognuno esige uno scarabocchio | da questo eruditissimo marmocchio. || Talvolta in mezzo a questo godimento | son perplesso delle cose che sento, | e mi chiedo stropicciandomi gli occhi, | sono io pazzo o sono loro sciocchi?”
Origine: Dalla dedica su una fotografia inviata a Cornelia Wolf nel 1927.
Origine: Il lato umano, p. 68
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Origine: Serie del Mondo Disco, 12. Streghe all'estero (1991), p. 30

Un'orchestra di 120 professori [parte ultima]: p. 139
Un fulmine sul 220

“Il mondo, in fondo, è lo stesso dovunque. Sono gli uomini che lo abitano a renderlo diverso.”
Malech, Chnan
Le paludi di Hesperia

“Quando io cammino accanto a lei | con le sue braccia intorno al collo | io mi sento meglio.”
da Parlando di lei a te, n. 8
L'amore non è bello