“Dovunque vada dovunque scappo | sempre di me trovo un ritratto | sulla parete, la scrivania | intorno al collo, effige mia. || Uomini e donne con strano svago | mi implorano: «La sua firma, prego». | Ognuno esige uno scarabocchio | da questo eruditissimo marmocchio. || Talvolta in mezzo a questo godimento | son perplesso delle cose che sento, | e mi chiedo stropicciandomi gli occhi, | sono io pazzo o sono loro sciocchi?”

Origine: Dalla dedica su una fotografia inviata a Cornelia Wolf nel 1927.
Origine: Il lato umano, p. 68

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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Albert Einstein 597
scienziato tedesco 1879–1955

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“L'una e mezzo ed è un tormento, sei la fuori e sei qui dentro, sei dovunque, sei comunque al centro.”

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“Tu sei la mia forza, la mia vita, il mio spasso | tu che senza me ti senti un animale pazzo | tu che ancora un po' ci stai dentro di me, poi scappi e vai via…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

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