libro III, capitolo XVIII; p. 166
De medicina libri octo
“Le purgagioni si facciano coll'elleboro: il bianco, il ventre superiore, il nero purga l'inferiore. Sennonché l'elleboro bianco non solo provoca il vomito, ma gli è il potentissimo fra tutti i farmachi vacuativi: non per copia e varietà d'escrementi alla maniera de' cholerosi, né per intenso e violento vomito, quale è quello che è eccitato dalla nausea di mare: non ha né cotesta forza, né cotesta mala qualità; ma invece restituisce i travagliati blandamente in salute, con placido purgamento, e comportevole intensità. Senza dubbio, che quando ogni altra medela sia inutile, in qualunque cronica malattia che abbia già messo profonde radici, cotesto elleboro è l'ancora sacra. È in lui una natura paragonabile a quella della fiamma, e com'essa serpeggia e si diffonde per le interiora.”
Della cura delle malattie croniche, libro II, capitolo XIII; p. 125
Delle cause, dei segni e della cura delle malattie acute e croniche
Argomenti
cronico , vomito , malattia , malattie , bianco , escremento , travagliata , copia , mala , nausea , ventre , farmacia , farmaco , capitolo , fiamma , nero , radice , saluto , superiora , salute , superiore , maniero , dubbio , cura , mare , profondo , libro , forza , natura , ancora , varietà , intensità , qualità , purgaAreteo di Cappadocia 34
medico greco anticoCitazioni simili
“Andarti a genio, Cesare, non è la mia passione | Né di sapere se sei «bianco o nero».”
93; 2007
“L'elleboro è pericoloso per coloro che hanno le carni in buona salute, perché produce convulsioni.”
IV, 16; p. 40
Aforismi
“D'andarti ai versi, o Cesare, non ho punto pensiero, | né mi preme conoscere, se tu sii bianco o nero.”
Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, | nec scire utrum sis albus an ater homo.
XCIII
Andarti a genio, Cesare, non è la mia passione, | né di sapere se sei «bianco o nero». (2007)
Variante: D'andarti ai versi, o Cesare, non ho punto pensiero, | né mi preme conoscere, se tu sii bianco o nero.
Origine: Carmi, XCIII
libro IV, capitolo XVIII, p. 202
De medicina libri octo
“Il Caravaggio non aveva né varietà, né correzione; e perciò era tutto cattivo nel disegno.”
da Lezioni pratiche di pittura, VIII, 73, in Opere, p. 246
citato in Mario Monti, Gli esploratori