“La storia della poesia popolare non è la storia della canzone epico-lirica e dello strambotto villeresco soltanto: è popolare tutto ciò che il popolo fa suo nelle forme da lui via via accettate e preferite. Ci sono forme più e meno popolari, ci sono canti che rimangono più a lungo e canti che rimangono meno a lungo nella tradizione; ma ciascuna di quelle forme, e ciascuno di quei canti, per quel grado di popolarità che ha avuto, ha diritto d'entrare in una storia della poesia popolare.”
da Per la storia della poesia popolare, pp. 36-37
Poesia popolare italiana
Argomenti
storia , poesia , via , meno , preferito , tradizione , canzone , grado , diritto , popolo , lirico , popolarità , lungoMichele Barbi 3
filologo e letterato italiano 1867–1941Citazioni simili

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da Per la storia della poesia popolare, pp. 45-46
Poesia popolare italiana

da Rocco Scotellaro, Franco Vitelli; È fatto giorno, Mondadori, 1982

proverbio
Origine: Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 106