“Per me il dialetto costruisce mondi. È più di una lingua, è una visione. Le faccio un esempio: uno dei miei attori, per insultarmi, mi chiama "testa di pane duro". Non è più bello di qualsiasi parolaccia in italiano? Io lo vedo: il pane raffermo, la crosta cementificata… Come difendo l'uso dell'italiano nella forma scritta, così credo che in un film far parlare un contadino senza inflessioni dialettali, non solo non funziona, ma certifica la perdita di un grande patrimonio culturale.”
Citazioni simili
da Il Parroco di Arasolé http://www.scribd.com/doc/12381059/Il-Parroco-Di-ArasoleIl-Dio-PetrolioF-Masala, Edizioni Il Maestrale, 2001, p. 121

IX Il Seicento, 7. Uso effettivo e uso riflesso dei dialetti, p. 406
Storia della lingua italiana

da un'intervista a Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco, 23 ottobre 1979, riportata ne La grande evasione – Storia del festival di Sanremo di Gianni Borgna, 1980
da Che me ne faccio del latino, lato B, n. 3
Gianni Morandi
Origine: Testo di Luciano Beretta e Marcello Marchesi.