Ef 2,1). La persona morta a causa del peccato era già stata concepita nell'iniquità e dopo un certo tempo il travaglio di morte si è abbattuto su di lei. La nascita nel peccato è una condanna e una vera e propria morte che il peccatore avverte dentro di sé. Ma Cristo ha strappato il peccato dalla viscere del peccatore e così ci ha riscattati da una morte inevitabile. Egli è entrato al posto del peccato nelle profondità del nostro essere e ha preso corpo nella nostra più recondita intimità. La creatura che noi siamo è stata rinnovata: dopo che la morte ha dominato su di noi, ora regna in noi la vita, e il travaglio di morte è stato mutato nella gioia della vita e della liberazione. Cristo si è sottoposto alla morte per salvarci da una simile morte e sta ancora continuando la sua opera di salvezza.
“Lo portarono via in duecento, | peccato fosse solo quando se ne andò.”
da Festival, n. 9
Bufalo Bill
Francesco De Gregori 283
cantautore italiano 1951Citazioni simili

“È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più.”
Origine: Citato in Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizzo, Via D'Amelio, Scarantino: "Mi costrinsero a confessare con minacce e promesse" http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/30/strage-di-via-damelio-e-scarantino-come-ti-fabbrico-un-pentito/167379/, il Fatto Quotidiano.it, 30 ottobre 2011.

II, Dei compassionevoli, Montinari 1972

a proposito del tentativo disperato di Gioacchino Murat di riconquistare il Regno di Napoli, perso a Tolentino nel maggio 1815, con lo sbarco a Pizzo Calabro nell'ottobre dello stesso anno, risoltosi con il suo arresto e la sua condanna a morte
Origine: Citato in Giuseppe Campolieti, Il re lazzarone, Mondadori, Milano, 1999, p. 416. ISBN 88-04-40528-7

2004
Senza piume (Without Feathers), Un esame dei fenomeni medianici