“Soffio di brezza | nell'ora del crepuscolo | sul mio boschetto | di teneri bambù – | quanto triste stasera.”

“Le stelle non esistono | per chi stasera è triste… | l'amore è andato via, così…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Così
Salomè

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“Posso scrivere il poema più triste di tutti stasera. L'amavo e qualche volta anche lei amava me.”

Pablo Neruda (1904–1973) poeta e attivista cileno

“Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è Sorrento; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso.”

Augusto Conti (1822–1905) filosofo e pedagogista italiano

Origine: I discorsi del tempo in un viaggio in Italia, p. 14

“C'è nel giorno un'ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l'ora serena del crepuscolo.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Origine: Il Novantatré, p. 66 ed. Mondadori

“Dinanzi al duomo di Santo Stefano spira sempre un venticello che d'estate rinfresca e d'inverno riscalda un po'. Così ci si può tenere a temperatura costante. E ora non ditemi che quell'alito di vento sia il soffio dello Spirito Santo.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese

“Non essere altro che un granello di sabbia mescolata alla caccia | dei daini | un'articolazione | di soffio e di polvere || Avere un gilet senza nemmeno un'ombra di edera | e un po' di crepuscolo tra i mattoni del cuore.”

Juan Larrea (1895–1980) scrittore e poeta spagnolo

da Lacci
Versione Celeste

“[Brindando dopo la rappresentazione del Crepuscolo degli Dei] Questo, è per un uomo che ha creduto nella mia musica quando nessuno voleva saperne di me. Senza di lui, non credo che voi avreste sentito stasera ciò che avete sentito. Parlo del mio carissimo amico Franz Liszt.”

Richard Wagner (1813–1883) compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco

Origine: Citato in Historia, Cino Del Duca Editore, n. 13, dicembre 1958

“Chi ti rapisce gli occhi del crepuscolo | quando il cielo si fa tenero, pieno | di nuvole vermiglie | ancorate alle cime lontanissime, | non son forse le rondini?”

Marco Pola (1906–1991) poeta italiano

da Le rondini, p. 20
Gli uccelli

“È nell'ora blu del crepuscolo mattutino che i sogni si dileguano lentamente e la mente rientra nella morsa del tempo.”

Giuseppe Tobia

“…una tenera zaffata di merda umana, calda e triste, rimestava nel fondo dell'anima la certezza della morte.”

Gabriel García Márquez libro L'amore ai tempi del colera

L'amore ai tempi del colera