“Potere Operaio viene da una tradizione alla quale io ho partecipato, però viene dai Quaderni Rossi. Potere Operaio ha degli ascendenti che sono degli ascendenti interamente impiantati nella storia del movimento operaio italiano.”

—  Toni Negri

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Agosto 2019. Storia
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attivista e filosofo italiano 1933

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“Potere Operaio viene da una tradizione alla quale io ho partecipato, però viene dai Quaderni Rossi.”

Toni Negri (1933) attivista e filosofo italiano

Potere Operaio ha degli ascendenti che sono degli ascendenti interamente impiantati nella storia del movimento operaio italiano.

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“L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.”

Antonio Gramsci (1891–1937) politico, filosofo e giornalista italiano

Origine: Da Indifferenti, La città futura, numero unico, 11 febbraio 1917.

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“Un'opera è un posto dove un uomo viene pugnalato e, invece di morire, canta.”

Origine: Citazione n.° 507 da Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, edizione completa 2004

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“La forza fondamentale della nostra rivoluzione sta nei contadini. La situazione nel nostro paese è diversa da quella dei paesi industriali; gli operai non erano la principale forza di lotta dietro la nostra rivoluzione. Inizialmente, fummo anche attivi fra gli operai. Dal 1955, eravamo riusciti a organizzare il movimento degli operai in tutto il paese. Il compagno che lavora come segretario assistente del Partito fu incaricato di guidare questo movimento. La nostra classe operaia però era numericamente bassa. Il movimento era attivo in ogni fabbrica, ma non era in grado di resistere alla repressione del nemico. Ogni volta che il movimento insorgeva, veniva presto distrutto. Il movimento riemergeva e il nemico lo distruggeva di nuovo.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

The fundamental force of our revolution is the peasants. In our country, the situation is different from the industrial countries. The workers were not the principal force of struggle of our revolution. In the beginning, we were also active among the workers. Since 1955, we were able to organize the workers' movement throughout the country. The comrade who is assistant secretary of our Party was given the task of leading this movement. However, our working class was numerically few. The movement was active in each factory, but it could not withstand enemy repression. Every time the movement rose up, it was soon destroyed. The movement would reemerge, and the enemy would destroy it again.
Variante: La forza fondamentale della nostra rivoluzione sta nei contadini. La situazione nel nostro paese è diversa da quella dei paesi industriali; gli operai non erano la forza principale dietro la nostra rivoluzione. Inizialmente, fummo anche attivi fra gli operai. Dal 1955, eravamo riusciti a organizzare il movimento degli operai in tutto il paese. Il compagno che lavora come segretario assisstente del Partito fu dato l'incarico di guidare questo movimento. La nostra classe operaia però era numericamente bassa. Il movimento era attivo in ogni fabbrica, ma non poteva resistere all'opressione nemica. Ogni volta che il movimento si ribellava, fu presto distrutto. Il movimente riemergeva, e il nemico lo distruggerebbe di nuovo.

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“Per il futuro della sinistra italiana credo sia molto importante la lezione morale, di cultura, intellettuale di Alessandro Natta, un uomo che ha dato un contributo decisivo non solo alla storia del movimento operaio, del Pci, della sinistra italiana, ma lo ha anche dato nel segno di un pensiero illuminista, razionale, antidogmatico.”

Piero Fassino (1949) politico italiano

Origine: Citato in Attorno a Natta tutto il mondo politico http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,49/articleid,0387_01_2001_0142_0248_4019786/, La Stampa, 25 maggio 2001.

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“Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.”

Jacques Lacan (1901–1981) psichiatra e filosofo francese

Origine: Il Seminario III: Le Psicosi, p. 136

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