“Il giornalista italo-parigino Borella era venuto a Bologna d'incarico del patron del Tour, Enrico Desgrange, per assoldare qualche corridore nostrano. Girardengo no, troppo caro; Brunero nemmeno, troppo perplesso. Meglio ripiegare su un «mai sentito nominare», di modico prezzo e di buona tempra, da issare su una bicicletta francese ai servigi d'una squadra francese. La scelta cadde su Bottecchia, il taciturno e melanconico muratore veneto cge Desgrange non aveva mai sentito nominare. La prima parola di francese che avrebbe imparato sarebbe stato il suo nome storpiato dagli sportivi transalpini in un buffo Botescià.”

—  Bruno Roghi

La leggenda di "Botescià"

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 03 Ottobre 2022. Storia

Citazioni simili

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“[Sui papaboys] La prima volta che li ho sentiti nominare ho pensato fosse il nome di qualche locale per gay.”

Rufus Wainwright (1973) cantautore canadese

Origine: Citato in Sanremo 2014, Rufus Wainwright: «I Papaboys? Pensavo fosse un Gay Club» http://www.vanityfair.it/show/musica/14/02/19/festival-sanremo-2014-ospiti-serata-rufus-wainwright-intervista, Vanityfair.it, 19 febbraio 2014.

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“Pensate che Zilioli fu paragonato a Poulidor perché, come il più popolare francese (mai in maglia gialla in quattordici edizioni del Tour), non riuscì nemmeno per un sol giorno a vestire la maglia rosa in altrettanti Giri d'Italia.”

Italo Zilioli (1941) ciclista su strada e pistard italiano

Adriano De Zan, da Gentili signore e signori buongiorno
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“Per gli inglesi sono francese, per i francesi sono troppo inglese. Devo sempre lottare per avere una parte.”

Eva Green (1980) attrice francese

Origine: Da Non sono io che mi spoglio, è il mio personaggio, intervista di Paola de Carolis, Io Donna, 1° febbraio 2014.

“Noi abbiamo qualche puro disegnatore che nulla ha da invidiare a certi acclamati francesi. Basterebbe nominare tre nomi: Cesare Pascarella, Luigi Arnaldo Vassallo e Pietro Scoppetta, i quali farebbero con una collezione dei loro disegni patetici o ironici, mollemente sensuali o rudemente sintetici, la fama di qualunque esposizione.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

Origine: da L'arte moderna a Venezia. [Esposizione mondiale del 1897 https://archive.org/details/lartemodernavene00ojet/page/214], Enrico Voghera Editore, Roma, 1897, p. 214.

“Il francese rimane francese ed essere umano. […] [In Italia] l'identità nazionale è sempre sentita in termini di orgoglio rivendicativo e rabbioso. […] L'italiano, se si sente italiano, diventa subito fascista.”

Cesare Garboli (1928–2004) scrittore, saggista e critico letterario italiano

Origine: Ricordi tristi e civili, p. 70, capitolo: Italianità. Conversazione con Simonetta Fiori

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