Origine: Marco Sappino (a cura di), Dizionario di un secolo del calcio italiano, vol. 2, 2000. Aldo Agosti, «Juve anni 30. Il successo del pragmatismo», p. 915
Frasi di Bruno Roghi

Bruno Roghi
Data di nascita: 24. Aprile 1894
Data di morte: 1. Febbraio 1962
Bruno Roghi è stato un giornalista italiano.
Figlio di Clara Taidelli e Angelo Roghi. Nino Oppio, cresciuto alla sua scuola, scrisse che "era nato a Verona, ma diceva che la sua vera patria era Sanguinetto, ve lo avevano portato pochi giorni dopo la sua nascita, a Sanguinetto ha avuto latte e musica". In quel periodo nel teatro del paese sono infatti organizzate stagioni d'opera lirica dal maestro Gaetano Zinetti, compositore e direttore d'orchestra anche lui di Sanguinetto.
Avvocato e diplomato al Conservatorio di Milano, Roghi iniziò la carriera giornalistica dunque come critico musicale.
Fu per molti anni redattore de La Gazzetta dello Sport, giornale che diresse dal 1936 al 1943 e dal 1945 al 1947. Ebbe poi la responsabilità de Il Corriere dello Sport dal 1947 al 1960 e di Tuttosport dal 1960 al 1962, anno in cui morì all'età di 67 anni a causa di un male incurabile.
Brillante scrittore di qualsiasi fatto di sport, egli preferì trattare soprattutto temi di ippica e di ciclismo.
Fu fondatore e presidente del Gruppo Milanese Giornalisti Sportivi e dell'Unione Sportiva Stampa Italiana e vicepresidente dell'Unione Internazionale Stampa Sportiva.
In suo onore Sanguinetto ha istituito un premio annuale letterario dedicato ai libri d'autore italiano e di sport.
Frasi Bruno Roghi
La leggenda di "Botescià"
„La Juve non perde perché non si disperde.“
citato in Il tempo della Juve. Un secolo di ricordi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/25/il-tempo-della-juve-un-secolo-di.html, www.repubblica.it, 25 ottobre 1997
La leggenda di "Botescià"
La leggenda di "Botescià"
La leggenda di "Botescià"