“E qual ella si sia, la mia bellezza, | quella che di lodar non sète stanco, | spenderò poscia in vostra contentezza: | dolcemente congiunta al vostro fianco, | le delizie d'amor farò gustarvi, | quand'egli è ben appreso al lato manco; | e 'n ciò potrei tal diletto recarvi, | che chiamar vi potreste per contento, | e d'avantaggio appresso innamorarvi.”
II, vv. 145-153
Terze Rime
Veronica Franco 4
poetessa italiana 1546–1591Citazioni simili

Antonio Oroboni alla sua fidanzata
Rm 9,25); se solo fossimo sicuri di questo, rinunceremmo immediatamente a tutta la nostra giustizia, a tutta la nostra falsa pietà, a ogni ostentazione forzata, e le deporremmo all'istante come cose empie e non giudicheremmo i nostri peccati come troppo gravi per essere lavati dal sangue di Cristo e la nostra impurità come un carico troppo pesante per il suo amore.

XXII, ss. 5-9; 2008
L'interprete delle passioni
Origine: Si tratta di Niẓām ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ, giovane donna che il poeta afferma di aver conosciuto durante un pellegrinaggio alla Mecca. Niẓām vuol dire Armonia; ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ invece Occhio del Sole e dello Splendore, molti critici sostengono che la donna sia una finzione del poeta.

Origine: Da La donna – Il suo compito secondo la natura e la grazia, traduzione di O. Nobile, prefazione di A. Ales Bello, Città nuova, Roma, 1968, p. 219; citato in Ales Bello, p. 146.
da I' t'ho dipinta in su una carticella