“Definisco il pensare come l'attenzione per tutto ciò che non è se stessi o l'attenzione per se stessi ma come se non lo si fosse. Per gli equivoci che causa, sono propenso a usare invece di "pensare", "essere attento" e al posto di "pensiero", "attenzione". Uno dei benefici sarebbe quello di lasciare "pensiero" all'uso corrente. L'idea di sforzo connessavi sarebbe ben spiegata dal concetto di attenzione che è implicito in essa. Definisco, poi, idea lo scarto tra noi e le cose. Allibisco quando sento dire che le idee e le cose sono identiche. È il potere di questo scarto che definisce la capacità di pensare.” Manlio Sgalambro Dialogo teologico Dialogo teologico
“Depreco egualmente il trionfalismo di Kant e in genere di quelle filosofie che, trovando necessario partire dall'io, inneggiano ad esso come se fosse una grande conquista e non invece la miserabile sorte che ci è toccata.” Manlio Sgalambro Dialogo teologico Dialogo teologico
“Il compito della teodicea fu assolto nello stesso momento in cui essa scomparve, non per averlo fallito ma per esserci riuscita in pieno. In ultima analisi essa fece sparire la nozione stessa di male.” Manlio Sgalambro Dialogo teologico Dialogo teologico
“Un'idea non mi sembra veramente attendibile se non appaga anche i miei sensi.” Manlio Sgalambro Dialogo teologico Dialogo teologico
“Uomo giusto è chi sa questo: che egli deve annullare Dio quotidianamente affinché la misura dell'eterna giustizia quotidianamente si compia.” Manlio Sgalambro Dialogo teologico Dialogo teologico