Frasi da libroFurore

Furore è un romanzo di John Steinbeck. Pubblicato il 14 aprile del 1939 a New York, è considerato il capolavoro dello scrittore statunitense, premio Nobel per la letteratura nel 1962. Bestseller numero 1 nel 1939 e nel 1940 negli USA, vendendo complessivamente 4 milioni e mezzo di copie in edizione rilegata, fruttò all'autore 75.000 dollari dell'epoca. Molti ritengono Furore il romanzo simbolo della grande depressione americana degli anni '30.

„Diffida del tempo in cui le bombe smettono di cadere mentre i bombardieri sono ancora vivi - perché ogni bomba dimostra che lo spirito non è morto. E diffida del tempo in cui gli scioperi cessano mentre i grandi proprietari sono ancora vivi - perché ogni piccolo sciopero soffocato dimostra che il passo è in atto. Ed ecco cosa puoi sapere per certo: terribile è il tempo in cui l'Uomo non voglia soffrire e morire per un'idea, perché quest'unica qualità è fondamento dell'Uomo, e quest'unica qualità è l'uomo in sé, peculiare nell'universo.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„Per l’uomo la vita è fatta a salti: se nasce tuo figlio e muore tuo padre, per l’uomo è un salto; se ti compri la terra e ti perdi la terra, per l’uomo è un salto. Per la donna invece è tutto come un fiume, che ogni tanto c’è un mulinello, ogni tanto c’è una secca, ma l’acqua continua a scorrere, va sempre dritta per la sua strada. Per la donna è così ch’è fatta la vita.“
— John Steinbeck, libro Furore
libro Furore

„Le strade pullulavano di gente assetata di lavoro, pronta a tutto per il lavoro. E le imprese e le banche stavano scavandosi la fossa con le loro stesse mani, ma non se ne rendevano conto. I campi erano fecondi, e i contadini vagavano affamati sulle strade. I granai erano pieni, e i figli dei poveri crescevano rachitici, con il corpo cosparso di pustole di pellagra. Le grosse imprese non capivano che il confine tra fame e rabbia è un confine sottile. E i soldi che potevano servire per le paghe servivano per fucili e gas, per spie e liste nere, per addestrare e reprimere. Sulle grandi arterie gli uomini sciamavano come formiche, in cerca di lavoro, in cerca di cibo. E la rabbia cominciò a fermentare.“
— John Steinbeck, libro Furore
libro Furore

„Vedi, lì dentro erano tutti brava gente. Quello che l'aveva fatti diventare cattivi era che avevano bisogno di qualcosa. E allora ho cominciato a capire. Le rogne nascono tutte dal bisogno. Io non ce l'ho ancora tutto chiaro. Ma la questione è che un giorno ci hanno dato dei fagioli malandati. Uno s'è lamentato, e non è successo niente. Allora s'è messo a urlare. Il secondino viene, dà un'occhiata e se ne va. Allora s'è messo a urlare. Il secondino viene, dà un'occhiata e se ne va. Allora s'è messo a urlare un altro. E alla fine, amico mio, ci siamo messi a urlare tutti quanti. E urlavamo tutti con la stessa voce, così forte ch'era come se la cella stava scoppiando. Perdio! Allora sì ch'è successo qualcosa! Quelli sono arrivati di corsa e ci hanno dato dell'altra roba da mangiare… e non era malandata. Capisci?“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„Un delitto così abietto che trascende la comprensione. Una piaga che nessun pianto potrebbe descrivere. Un fallimento che annienta ogni nostro successo. La terra è feconda i fiori sono ordinati, i tronchi sono robusti, la frutta è matura. E i bambini affetti da pellagra devono morire perché da un'arancia non si riesce a cavare profitto. E i coroner devono scrivere sui certificati "morto per denutrizione" perché il cibo deve marcire, va costretto a marcire.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„Tu quello che puoi fare devi farlo lo stesso. L'importante,' diceva, 'è sapere che ogni volta che c'è un piccolo passo avanti, poi c'è pure una scivolata indietro, ma mai così indietro come prima. E' la differenza,' diceva, 'dimostra che quello che hai fatto era giusto farlo. E non era una perdita di tempo pure se magari sembrava di sì.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„La banca è qualcosa di diverso da un essere umano. Capita che chiunque faccia parte di una banca non approvi l'operato della banca, eppure la banca lo fa lo stesso. Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un essere umano. È il mostro. L'hanno fatta degli uomini, questo sì, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo.“
— John Steinbeck, libro Furore
1970, p. 42
Furore

„Le donne guardavano gli uomini, li guardavano per capire se stavolta sarebbero crollati. Le donne guardavano e non dicevano niente. E quando gli uomini erano in gruppo, la paura spariva dai loro volti e la rabbia prendeva il suo posto. E le donne sospiravano di sollievo, perché capivano che andava tutto bene: il crollo non c'era stato; e non ci sarebbe mai stato nessun crollo finché la paura fosse riuscita a trasformarsi in furore.
Piccoli germogli d'erba cominciarono a sbucare dalla terra, e in pochi giorni le colline furono verdi di nuova vita.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„C'è una cosa che in prigione s'impara: mai pensare al momento della liberazione, altrimenti c'è da spaccarsi la testa nel muro. Pensare all'oggi, al domani, tutt'al più alla partita di calcio del sabato; ma mai più in là. Prendere il giorno come viene.“
— John Steinbeck, libro Furore
1970, p. 102
Furore

„Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.“
— John Steinbeck, libro Furore
1970, p. 64
Furore

„Forse possiamo cominciare daccapo, in una terra nuova e ricca – in California, dove cresce la frutta. Cominceremo da capo.
Ma noi non possiamo cominciare. Solo i neonati possono cominciare. Tu e io… be', noi siamo quello ch'è stato. La rabbia di un momento, le mille immagini, questo siamo. Questa terra, questa terra rossa, è noi; e gli anni di carestia e gli anni di polvere e gli anni d'inondazione siamo noi. Non possiamo cominciare daccapo. L'amarezza che abbiamo venduto al compratore di scarti… lui se l'è pigliata, certo, ma noi ce l'abbiamo ancora. E quando gli uomini del padrone ci hanno detto di andarcene, questo siamo; e quando il trattore ha buttato giù la nostra casa, questo siamo fino alla morte.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„Mi sa che non lo vuoi capire. Casi è lì che cerca di spiegartelo e tu stai sempre a ripetere la stessa roba. Li conosco quelli come te. Tu non vuoi sapere niente, vuoi solo cantare la tua canzoncina. 'Dove andiamo a finire?' Non te ne frega niente di capire. Il paese si muove, se ne va da un posto all'altro. C'è gente che crepa a ogni passo. Li conosco quelli come te. Tu non vuoi capire niente. Vuoi solo cantarti la ninnananna… 'Dove andiamo a finire?“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath

„E i grossi proprietari cui una sommossa avrebbe fatto perdere tutte le terre, i grossi proprietari con accesso alla Storia, con occhi per leggere la Storia e ricavarne la grande verità: quando le mani in cui si accumula la ricchezza sono troppo poche, finiscono per perderla. E la verità accessoria: quando una moltitudine di uomini ha fame e freddo, il necessario se lo prende con la forza. E la piccola ma sonora verità che echeggia lungo la Storia: la repressione serve solo a rinforzare e unire gli oppressi.“
— John Steinbeck, libro Furore
The Grapes of Wrath