
“La più vera perdita di tempo che conoscesse era contare le ore.”
libro I, cap. LII
Gargantua e Pantagruele
Gargantua e Pantagruele è una serie di cinque romanzi scritti da François Rabelais nella prima metà del Cinquecento. L'opera è una satira con un linguaggio semplice e vivace, a tratti triviale. Rabelais diede i primi due libri da pubblicare all'editore François Juste di Lione nel 1542, firmandosi con lo pseudonimo e anagramma Alcofribas Nasier.
“La più vera perdita di tempo che conoscesse era contare le ore.”
libro I, cap. LII
Gargantua e Pantagruele
“Come potrei governare altrui, io che non saprei governare me stesso?”
libro I, cap. LII; 1925
Gargantua e Pantagruele
“Che se la sete non è presente, bevo per la sete futura.”
libro I, cap. V; 1925
Gargantua e Pantagruele
“L'appetito vien mangiando, diceva Angest di Mans, ma la sete se ne va bevendo.”
libro I, cap. V; 1925
Gargantua e Pantagruele
“Nelle loro regole c'era solo una frase: fai quello che ti pare.”
libro I, cap. LVII
Gargantua e Pantagruele
“Fa di non aver ricevuto invano le grazie che Dio t'ha dato.”
libro II, cap. VIII; 1925
Gargantua e Pantagruele
“Non riesce a esser debitore chiunque voglia, non riesce a far creditori chiunque voglia.”
libro III, cap. III; 1925
Gargantua e Pantagruele