Frasi da libroGiorno dopo giorno

Giorno dopo giorno edito per Mondadori nella Collana I poeti dello “Specchio” nel febbraio del 1947 con introduzione di Carlo Bo.

„Ora l'autunno guasta il verde ai colli, | o miei dolci animali. Ancora udremo, | prima di notte, l'ultimo lamento | degli uccelli, il richiamo della grigia | pianura che va incontro a quel rumore | alto di mare. E l'odore di legno | alla pioggia, l'odore delle tane, | com'è vivo qui fra le case, | fra gli uomini, o miei dolci animali. | Questo volto che gira gli occhi lenti, | questa mano che segna il cielo dove | romba un tuono, sono vostri, o miei lupi, | mie volpi bruciate dal sangue. | Ogni mano, ogni volto, sono vostri.“
— Salvatore Quasimodo, libro Giorno dopo giorno
da O miei dolci animali
Giorno dopo giorno

„E come potevamo noi cantare | con il piede straniero sopra il cuore, | fra i morti abbandonati nelle piazze | sull'erba dura di ghiaccio, al lamento | d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero | della madre che andava incontro al figlio | crocifisso sul palo del telegrafo?“
— Salvatore Quasimodo, libro Giorno dopo giorno
da Alle fronde dei salici
Giorno dopo giorno

„Invano cerchi tra la polvere, | povera mano, la città è morta.“
— Salvatore Quasimodo, libro Giorno dopo giorno
da Milano, agosto 1943
Giorno dopo giorno