Frasi da libro
La fine del mondo e il paese delle meraviglie

Haruki Murakami Titolo originale 世界の終りとハードボイルド・ワンダーランド (Giapponese, 1985)

La fine del mondo e il paese delle meraviglie è un romanzo di Haruki Murakami del 1985. Il libro ha vinto il Premio Tanizaki nello stesso anno di uscita.


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“Sono convinto - ma forse è un pregiudizio da parte mia - che un divano rivela molto sul suo proprietario. Un divano costituisce un modo compatto e inviolabile. Questa però è una cosa che possono capire soltanto le persone che sono cresciute sedendosi su buoni, comodi divani. Come si cresce leggendo buoni libri o ascoltando buona musica. Da divano comodo nasce divano comodo, da divano scomodo nasce divano scomodo. Così funzionano le cose.”

Hard-Boiled Wonderland and the End of the World
Variante: Sono convinto - ma forse è un pregiudizio da parte mia - che un divano rivela molto sul suo proprietario. Un divano costituisce un mondo compatto e inviolabile. Questa però è una cosa che possono capire soltanto le persone che sono cresciute sedendosi su buoni, comodi divani. Come si cresce leggendo buoni libri o ascoltando buona musica. Da divano comodo nasce divano comodo, da divano scomodo nasce divano scomodo. Così funzionano le cose.

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“Meno piacciamo alla gente, più accumuliamo pregiudizi. (XV; p. 183)”

La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Il paese delle meraviglie

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“Le attività ripetitive sono il solo modo di riequilibrare le tendenze maldistribuite.”

I; p. 5
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“Il vero genio si accontenta del proprio mondo. (la nipote dello scienziato: XXI; p. 253)”

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“Chiunque ci può entrare. E chiunque ne può uscire. Questo è il vantaggio di una visione limitata. Basta pulirsi bene le scarpe quando si entra e chiudere bene la porta quando si esce.”

il protagonista de Il paese delle meraviglie: XXXIX; pp. 495-496
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