“Il cinema indipendente è il cinema della passione, unico motore di produzioni che non portano alti guadagni, quando ne portano. Giuseppe Lazzari, nel suo primo film ce ne ha messa di passione, portando avanti un progetto che ha realizzato interamente a sue spese. Primo lungometraggio italiano realizzato interamente in 4K, massimo grado di risoluzione digitale, "Sentirsidire" racconta le storie parallele di Ludovico e Filippo, benestante e superficiale il primo, dignitoso e umile il secondo. Due vite diverse, che si incroceranno nella città di Milano, per dare vita ad una profonda amicizia, capace di cambiare entrambi. Trattandosi di un'opera prima, non mancano momenti di debolezza narrativa, e a volte i dialoghi prendono una piega un po' retorica, se non moralistica, ma questo non deve distogliere l'attenzione dalla validità contenutistica e formale del film. Una regia per niente classica e un montaggio creativo, sono accompagnati da un suggestivo uso del sonoro, capace di comunicare perfettamente la cupezza e la drammaticità degli avvenimenti. Degna di nota è la colonna sonora, indubbiamente azzeccata, costituita dalle canzoni di tre artisti non nuovi al panorama cinematografico: Damien Rice, James Morrison e Nate James. Le vicende dei due protagonisti sono alternate seccamente, allo scopo di accentuare (anche attraverso la bella fotografia di Luca Coassin, che ben differenzia l'atmosfera di Agrigento da quella di Milano) il divario tra nord e sud Italia, tra un ambiente ricco ed uno povero, tra due ragazzi che hanno avuto dalla vita possibilità diverse, ma che provano uguale insoddisfazione. Esordio per il regista e prima esperienza sul set per i due attori protagonisti. Il ballerino Mariottini, si dimostra ben entrato nel ruolo di Ludovico e l'attore novizio Taormina, interpreta un Filippo a cui è impossibile non affezionarsi. Annunciato dal web, questo film di denuncia arriva a scuotere le coscienze dei giovani a cui piace sentire storie di giovani come loro. Il regista lo definisce "una spaccatura della parte cupa dell'Italia", e, in effetti, lo è. Si tratta di un film per niente leggero ma drammatico e di forte impatto emotivo. Un film in cui la macchina da presa si muove molto all'interno dello spazio perché vuole vederlo tutto, non vuole perderne nemmeno un frammento. Nessun dettaglio sfugge all'occhio attento di Giuseppe Lazzari, scrupoloso al massimo nel voler raccontare ai giovani (ma anche agli adulti, genitori e non) cosa succede agli altri giovani, e non c'è niente di irreale o di esagerato in questo: la storia dei due amici procede nell'assoluto rispetto di una realtà che l'Italia conosce bene da qualche anno a questa parte.” Giuseppe Lazzari (regista) Sulla vita , Sull'amicizia , Sui giovani , Ragazza
“[Su Ghost in the Shell] Un fantastico film di fantascienza, il primo lungometraggio animato che è riuscito a raggiungere la perfezione visiva!” James Cameron (1954) regista, sceneggiatore e montatore canadese Perfezione
“[Nanni Moretti (Fiorello) descrive un bellissimo film:] Beh, un bellissimo film, si intitola Vento. È un lungometraggio in 6 tempi dove non ci sono dialoghi e neanche azioni, ma solo una telecamera fissa su un campo di bambù ondulato dal vento. Magistrale, ti giuro, magistrale la scena in cui un moscone, volando controvento rimane immobile per 20 minuti.” Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano
“[…] Landesman, nel suo primo lungometraggio, non sempre gestisce il corretto equilibrio tra l'angoscia personale e l'importanza storica. Vale la pena vedere Parkland – una nuova avvincente nota a pie' di pagina di una lezione di storia che non svanirà mai.” Rex Reed (1938) Storia
“Ispirato a Swift e a Verne, il primo lungometraggio prodotto dallo Studio Ghibli (nato per volontà dello stesso Miyazaki e punto di riferimento per tutti gli appassionati di animazione del mondo) narra la vicenda di due ragazzi (Pazu e Sheeta) e della loro ricerca dell'isola/fortezza volante di Laputa. […] Nonostante l'ambientazione tecnologica e avventurosa, anche in Laputa il tema ambientalista è dominante: la fortezza resta disabitata e accoglie al suo interno una natura selvaggia e incontaminata ed i cattivi di turno fanno una brutta fine. Come in tutti i film del regista colpisce l'approfondimento psicologico dei personaggi, la sublime tecnica realizzativa e l'abilità di Miyazaki nell'alternare scene drammatiche e momenti leggeri e divertenti. Il protagonista maschile è ricalcato sia nei tratti somatici che in quelli caratteriali sull'immagine di un altro eroe miyazakiano, Conan […].” Il Farinotti (1951) critico cinematografico italiano Laputa - Castello nel cielo, pp. 1085-1086 volante , Studia , Ricerca , Ragazza
“Il giorno dell'omicidio, nessuno nei paraggi | tranne i registi già pronti con i lungometraggi. | Un delitto tira l'altro come ciliegie, | brindiamo con i globuli dei teenagers.” Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano da Compro horror, n. 13 Museica
“Il Mastio Edificherò un mastio di crisoberillopiù esimio che sia mai esistito sul volto della terradi alessandrite su berillo dorato, pietra dopo pietrasolo per vederti andar via, come erinni in foga sul phaeton della ritrosiainvitto nella remora dei tuoi gesti incongruitra il pietrisco dei tuoi scipiti errori! Esultando come una baiadera in avanspettacolo che precorre il lungometraggio del mio destino volto come un infinitoinno al cielo, leggiadra volteggerò! Al fine giuliva di respirare paceche un dì passatoho smarrito nell'incrociarei miei batticuori nei tuoi, per farne brace al primo fatuo sonno d'amore senza risveglio per orgoglio, al primo bacio dell'alba che sfiora il cuor, ove ormai nello sfiorire delle ore nel disamore che gela ogni velleità mai intonate per un noi, si erge irto il distacco tra il bene e il passato che ha fossato e inabissato nella dispnea che finalmente porti via con te, lasciandomi fausta rediviva di affacciarmi da quel mastio in fiore coloratoove in olezzi di nuovo amore in cui daccapo finalmente mi disseterò, per divergermi lestadal tuo ricordo lestofante! Rinascerò nell'idillio di una nuova stagione di me stessa nelle schiette braccia del fato amico a tinteggiare di cobaltoalbe nuove prive di fumo da mal bruciato, a causa della tua mal deferenza,io rinasceró come raggio di solein mezzo all'universoa sfolgorante sul buiodi cui mi hai cintoquando a metà vivevo,io rinasceró e per terimorso sarò.©Laura Lapietra” Laura Lapietra Universo , Sull'amore , Stagione , Sul destino
“Radiosa SpemeE mi incammino mero scalzo nei versi cinerei del tempotra le pigre piaghe dei solchidegli eventi sordi e ostili, ai riarsi gemiti in quella ambascia che m'investe monsonico nel recinto spinato prominente di cespugli di rose assenti al sorriso della lucente vita nei miei limiti, al confine della mia intrinseca fedevolta alla radiosa spemedi quell'albore che mi vestedi lene intrepidezzanell'oltrepassare l'acre sentitodel mio lungometraggio, senza fine ai minutidel mio irresoluto destino ricamato a punto ermellinosulla pelle di seta del cuoresimilare a pioggia di stelle! Oh cuore mio sei dunquefoce di fiducia nell'avvenire?Oh caro cuore mioconfidarmi flebile quanto ancor dovrò camminare per non morire d'embléeda greve manrovescio, quando ostile vuol effigermisul viso mio riflessoal propizio astro celeste senza nebulose che offuschi a rendermi buona sorte. Cuor mio terso e impavido nel cobalto respiro persuasoda fulgida sterminata fiducia, sussurrarmi ancora ti prego quel segreto anticoche ancora e ancora ti lascia risorgere da torbide acque lindo e cheto senza fronzoli penduli d'incertezze, a serrarti il sorriso nella intima pozzanghera che inghiottire ti vorrebbe! Ragguagliami inarrestabile all'invocarti del giorno e sulle fauci della notte, affinché di radiosa spemeal sapor di vaniglia io viva chiara nell'amore in serbo in grembo alla vita che a sé mi intreccia, per non lasciarmi sdrucciolare via negli arroventati fondali dai spigolosi enigmi che inghiottirmi mi vorrebbe, ed io per sempre ti loderòcome un dio d'oro originato nel mio petto unicamente per rendermilibra nell'essenza d'anima che designa il mio folklore.©Laura Lapietra” Laura Lapietra Sull'amore , Sulla vita , Su Dio , Sul destino