“Siamo in troppi, sono in troppi. Troppi, Troppo simili. Che ci fanno tutti qui? Questo starsene in piedi, seduti, parlare. Non c'è neppure un tavolo da biliardo, delle freccette, niente. Semplicemente un gran cazzeggiare, perdere tempo, bere birra da boccali di vetro spesso… Ho messo a repentaglio la mia vita per questo? Urge che accada qualcosa. Qualcosa di grosso. La conquista di qualcosa, che ne so, di un edificio, una città, un paese. Dovremmo tutti armarci e conquistare dei piccoli stati. Oppure dovremmo organizzare dei tafferugli. Oppure no, delle orge. Ecco, ci dovrebbe essere un'orgia. Tutta questa gente. Dovremmo chiudere le porte, abbassare le luci e spogliarci tutti insieme. Potremmo cominciare noi, K. C. e Jessica, e poi via alla grande. Allora sì che ne varrebbe la pena, allora sì che tutto troverebbe una giustificazione. Potremmo spostare i tavoli, portare dei divani, dei cuscini, degli asciugamani, degli animali di peluche… Ma tutto questo… tutto questo è osceno. Come possiamo starcene qui a parlare di nulla, invece di correre come un'unica fiumana di gente verso qualcosa, qualcosa di enorme, e ribaltarlo? Perché ci diamo la briga di venire qui in così gran numero, se poi non appicchiamo nemmeno un incendio e non facciamo a pezzi tutto quanto? Come osiamo starcene qui senza chiudere le porte, sostituire le lampadine a luce bianca con altre rosse, e dare inizio a un'orgia di massa in un gioioso mescolarsi di braccia gambe e seni? Che spreco.” Dave Eggers libro L'opera struggente di un formidabile genio L'opera struggente di un formidabile genio Su Dio , Sulla vita , Animali , Luce
“Se mai nasce uno scandalo, un diverbio, | Un tafferuglio in quella casa là, | Acqua in bocca, e rammentati il proverbio: | Molto sa chi non sa, se tacer sa.” Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano in Versi editi ed inediti Gingillino acqua , Casa
“Io vorrei sapere quali furono le crescite… di civiltà che il Sessantotto pretende di averci lasciato. Io vedo tutt'altra cosa: io vidi nascere, dal Sessantotto, una bella torma di analfabeti che poi invasero la vita pubblica italiana, e anche quella privata, portando dovunque i segni della propria ignoranza. Io ho visto questo. Può darsi che sia affetto da sordità o da cecità ma io non ho visto altro, come frutti del Sessantotto. […] [La differenza tra il Sessantotto francese e quello italiano è] La differenza che passa fra l'originale e il fac simile perché il Sessantotto nacque in Francia e in Italia fu un fatto di riporto, di imitazione. […] [L'imitazione del Sessantotto francese vi fu] Un po' in tutto il mondo ma particolarmente in Italia dove non nasce mai niente, è sempre qualcosa di imitato dagli altri. Bene o male, insomma, i francesi ebbero… anche una certa cultura del Sessantotto, ebbero Sartre. Oddio, Sartre rivisto con gli occhi di oggi scende molto dal suo mitico piedestallo. […] In Italia non ci fu neanche un Sartre. […] Credo che su Pasolini si sia preso un grosso abbaglio: Pasolini è passato per uno scrittore di sinistra perché aveva preso come sfondo dei suoi racconti – bellissimi del resto – il sottoproletariato delle borgate romane, i ragazzi di vita, insomma, la schiuma della società. Ma lo aveva fatto per dei gusti e dei motivi del tutto personali sui quali è inutile tornare a far commenti. Questo lo aveva fatto considerare come uno scrittore, un difensore del proletariato, ma non era una scelta politica quella che aveva fatto Pasolini. Non centrava niente, assolutamente nulla. Quindi quello che lui disse era assolutamente vero, cioè dire che nei tafferugli, dove spesso ci scappava il morto, tra quei dilettanti delle barricate che erano [i borghesi]… i veri proletari erano i poliziotti, tutti figli di famiglie povere, eccetera eccetera. I dilettanti delle barricate erano tutti o quasi tutti figli di papà: aveva ragione Pasolini! Ma come no! E questo fu considerato un tradimento all'ideologia di sinistra. […] Il primo fenomeno fu il Sessantotto, e il Sessantotto partorì poi il terrorismo, il brigatismo rosso eccetera eccetera. Su questo non ci son dubbi, insomma. Dirò di più: i più seri, e forse gli unici seri, furono quelli che poi diventarono dei terroristi e che quindi rischiarono la loro vita, almeno. Gli altri erano quello che diceva Pasolini, dei figli di papà.” Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer Sull'età , Sulla vita , Su Dio , Sul mondo
“PoesiaElisir Di Una Madre Si addormenta delicatamenteil tuo cuoresul mio animo emozionato,e il tuo dolce respirosi confonde col battitodel candoredella mia sensibilità.Or sogna dolce angelo gentile,affinché tra le miebraccia materneculla sincera puoi trovarper il tuo succedere nell’avvenire,che il destino ti ha preordinato.Or sogna dolce angelo innocente,che tra le mie bracciaristoro sicuropuoi trovar per la tuaconsolata tranquillità.Or tutto tace,ma il rumore è assordantequando nella quietemi convertoalla tua dolce presenza,puro dono preziosodisceso dalle mani di Dioper dilettare i miei giorniintrecciati coi tuoi.Or tutto tace,ma il rumore è assordantequando nell’auspiciodi un nuovo domanitra i tafferugli delle incertezzesi fanno strada paure,e monili di gioie vereda portare orgogliosamentesul cuore nella via della vita,mentre intessonoquel tuo futuroche un giorno vivraisolo con le sole tue forzerendendoti uomofra la ressa indifferentedel mondo.Sogna oh puro e limpidoangelo mio,serafico e chiaronella tua ingenuitàinconsapevole lasciaticullare dall’amoredella tua mamma,tuo inconfondibile inestimabilemantello d’oro cheeternamente proteggeràla tua essenza vitalesu questa terratra le tempeste e soleggiatedella realtà,che la vita stessati prepareràcome una beffarda ragnatelasu cui lottare incessantementeper potersi salvaguardare.Ma or sogna figlio mioaffinché il tempofaccia il suo percorsoin te,oh sincera speranza del mio cuore.E sogna dolce angelo mio,il tuo mondoche verrà.©Laura Lapietra” Laura Lapietra Realtà , Sull'amore , Sulla vita , Ingenuità