Frasi di Allen Steele

“Allen Steele, Galassia nemica (Galaxy Blues, 2007), traduzione di Fabio Feminò, Urania 1566, Mondadori, 2011.”

“Rubare casa base poteva essere un problema più difficile di quanto credessi.”

“Ero lì. Dopo tutto quello che avevo passato, quello che avevo sacrificato… ero lì.”

“Tirai un respiro profondo, mormorai la Preghiera dell'Astronauta, "Signore, non lasciare che vada tutto a puttane", disinserii il pilota automatico, agguantai la barra di comando, e feci del mio meglio per portare con sicurezza al suolo la mia piccola navicella.”

“La gravità fmi schiacciò come se un elefante avesse deciso di sedermi sul petto.”

“E, parliamoci chiaro: sebbene il collettivismo sociale decreti che tutti gli uomini sono creati eguali, il fatto è che alcuni di noi sono più eguali degli altri.”

“La Lucy Baldracca poteva essere un vecchio uccellaccio, ma sapeva volare.”

“Se Jas era lì, poteva significare solo guai.”

“Un secondo prima, eravamo nell'iperspazio. Quello dopo, eravamo nei guai.”

“I nord stavano partendo… e noi eravamo appena arrivati. Come pompieri in una casa in fiamme.”

“La vecchia regola del pilota è "Dodici ore dalla pinta alla spinta."”

“Nessun'altra scelta, in effetti, che darci dentro o morire.”