Babrak Karmal:
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Babrak Karmal era politico afghano.
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Babrak Karmal:
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“La vittoria della gloriosa Rivoluzione di Saur inflisse un grave colpo alla reazione feudale, regionale e all'imperialismo mondiale, aprendo un vasto orizzonte ai lavoratori della nostra patria con il risultato che si verificarono una serie di cambiamenti democratici e sconvolgimenti rivoluzionari nelle sfere politiche, economiche, sociali e culturali nell'interesse del popolo d'Afghanistan. Sfortunatamente, però, a causa di certi errori, soprattutto la leadership cospiratoria e criminale e gli atti contro il Partito, il Governo, la rivoluzione e l'umanità di Hafizullah Amin, sia il Partito che il Governo furono, per molti aspetti, spinti verso deviazioni e strade rischiose, come auspicato dalla reazione e dall'imperialismo. Se le autentiche forze rivoluzionarie e patriottiche non avessero preso l'iniziativa rivoluzionaria creativa conformemente alle idee progressiste della gloriosa Rivoluzione di Saur, la sovranità nazionale, l'indipendenza e l'integrità territoriale della nostra gloriosa patria, l'Afghanistan, e la pace nella regione, sarebbero state messe in grave pericolo e il nostro amato Afghanistan sarebbe stato convertito in un mattatoio per milioni dei suoi figli. (da un discorso radiofonico nel 27 dicembre 1979, dopo l'assassinio di Hafizullah Amin)”
“Dichiaro che Hafizullah Amin, quel nemico traditore di Dio e dell'onestà, il furfante che ha combattuto ferocemente in nome di Dio, dell'Islam, dell'umanità e della nazionalità contro il Khalq e i khalchisti, quel nemico della patria e antinazionale che fece a pezzi l'Esercito di Liberazione Nazionale dell'Afghanistan nell'interesse di nemici locali e stranieri, mandò nel modo più tragico i nostri migliori soldati, cadetti ed ufficiali eroici, la nostra gioventù, i nostri connazionali onorevoli e laboriosi nelle prigioni e al massacro. Hafizullah Amin, l'agente della Cia e la spia intrigante dell'imperialismo americano, quel traditore dell'unità del Partito e del Governo, delle forze armate e della Rivoluzione di Saur emancipatrice, quell'assassino storico e furfante che non ebbe pietà nemmeno per il defunto Nur Mohammad Taraki, il nostro amato leader e nobile fondatore del nostro partito, il primo segretario generale del comitato centrale del Pdpa e il primo presidente del consiglio rivoluzionario e primo ministro della Rda, il cui grande nome durerà in eterno, non ebbe pietà neppure della sua malata ma nobile, coraggiosa moglie e della sua onorevole famiglia. (da un discorso radiofonico nel 27 dicembre 1979, dopo l'assassinio di Hafizullah Amin)”