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Frasi di Bernard Cornwell
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Bernard Cornwell è uno scrittore britannico.

Dopo aver lavorato a lungo nella BBC, si è dedicato interamente alla letteratura, specializzandosi in romanzi storici e d'avventura.

È noto per la serie di romanzi incentrata sulle avventure di Richard Sharpe, per la quadrilogia dedicata alla ricerca del Sacro Graal e per la saga de Il romanzo di Excalibur.



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✵ 23. Febbraio 1944   •   Altri nomi برنارد کرنول
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Bernard Cornwell: 198   frasi 5   Mi piace

Bernard Cornwell frasi celebri

“Ti amava - protestai.
Lei mi fissò. Pensavo che stesse per esplodere, ma si limitò a sorridere e a scuotere la testa. - Mi venerava, Derfel - disse in tono stanco - e non è la stessa cosa che essere amata.
Si lasciò cadere su uno sgabello, accanto alla cassapanca di legno. - Essere venerata, Derfel, è una cosa che stanca, a lungo andare.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

“I sovrani deboli sono una maledizione in terra, tuttavia i nostri giuramenti sono fatti ai sovrani, ragionai; se non facessimo giuramenti, non avremmo leggi, e se non avessimo leggi, ci sarebbe solo anarchia. Perciò dobbiamo legarci mediante le leggi e con in giuramenti attenerci alle leggi; se un uomo potesse cambiare i sovrani a capriccio, allora potrebbe trascurare i giuramenti fatti a un sovrano scomodo; i sovrani sono necessari perché è necessario avere leggi immutabili.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“Amavo moltissimo la mia Ceinwyn. Anche ora, dopo anni, sorrido quando la penso; a volte, di notte, mi sveglio con le lacrime agli occhi e so di averle versate per lei. Il nostro amore era nato in una vampata di passione e i saggi dicono che simili passioni si spengono sempre, ma la nostra non se era spenta: si era mutata in un amore intenso e duraturo.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“In breve, eravamo soddisfatti, e il destino è sempre stato nemico della soddisfazione. Il destino inoltre, come mi aveva sempre detto Merlino, è inesorabile.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“Artù andò alla porta della fucina, la spalancò e fissò il cortile. Niente vi si muoveva, a parte i soliti cani. Si voltò.
- Sei un uomo onesto, figlio - ammise a malincuore. - Un uomo onesto. Sono orgoglioso di te. Ma hai un'idea troppo buona del mondo. C'è il male là fuori, il vero male, e tu non ci credi.
- Tu ci credevi, quando avevi la mia età?
Artù riconobbe con un mezzo sorriso l'acutezza della domanda. - Quando avevo la tua età, credevo di poter rifare il mondo. Credevo che il mondo avesse bisogno solo d'onestà e di gentilezza. Credevo che il trattare bene la gente, il mantenere la pace e il praticare la giustizia sarebbero stati ricompensati con la gratitudine. Credevo che il bene avrebbe annullato il male.
Rimase pensieroso per qualche attimo. - Forse pensavo che le persone fossero simili ai cani e che, offrendo loro abbastanza affetto, sarebbero state docili - riprese, amaro. - Ma le persone non sono cani, Gwydre, sono lupi. Un re deve governare migliaia di ambiziosi e ognuno di loro inganna. Sarai adulato e, alle tue spalle, deriso. Ti giureranno fedeltà eterna e intanto trameranno alle tue spalle.
Scrollò le spalle. - E se sopravviverai ai complotti, un giorno avrai la barba grigia come me, guarderai la tua vita e ti accorgerai di non aver realizzato niente. Un bel niente. I bambini da te ammirati in braccio alle madri saranno cresciuti e diventati assassini, la giustizia da te imposta sarà in vendita, la gente da te protetta sarà ancora affamata e il nemico da te sconfitto minaccerà ancora i confini.
Parlando, era diventato sempre più furioso. Ora con un sorriso addolcì la collera. - É questo che vuoi?
Gwydre lo guardò negli occhi. Pensai per un attimo che avrebbe esitato o forse discusso con il padre, invece diede ad Artù una buona risposta.
- Quello che voglio, padre, è trattare bene le persone, dare loro la pace e offrire loro giustizia.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“Ti sbagli, hanno molto a che fare con il Calderone - ribatté Merlino con un'asprezza che nessuno si aspettava. - É il Calderone a portare il caos. Tu desideri l'ordine, e pensi che Lancillotto presterà orecchio alle tue buone ragioni e che Cerdic si piegherà alla tua spada, ma il tuo ordine non ha mai funzionato in passato e non funzionerà neppure in futuro.
Fissò Artù. - Pensi davvero che la gente ti ringraziasse per la pace? Si è annoiata della tua pace e per vincere la noia si è messa a creare guai. La gente non vuole la pace, Artù, ma vuole distrazioni dalla noia, mentre tu cerchi la noia come un assetato la birra.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

Frasi sugli uomini di Bernard Cornwell

“Non volevo parlare con Artù e non volevo vederlo. Salii sul promontorio e pregai gli dei, implorandoli di tornare in Britannia. Mentre pregavo, gli uomini del Kernow condussero la regina Isotta fino alla baia dove erano in attesa le due scure navi. I guerrieri, però, non la riportarono nel Kenow.
Invece di ritornare a casa, la principessa degli Uì Liathàin, quella bambina di quindici anni che correva a piedi nudi nelle onde e che aveva la voce flebile degli spiriti dei marinai nei venti salmastri, fu legata a un palo e attorno a lei venne accumulata la legna gettata sulla riva del mare, che ricopriva la spiaggia di Halcwym, e laggiù, sotto gli occhi implacabili del marito, venne bruciata viva. Il corpo del suo amante venne bruciato sulla stessa pira.
[…]
Anche ora, quando chiudo gli occhi, a volte rivedo quella bambina uscire dal mare. Con il viso che sorride, il corpo sottile sotto la veste bianca aderente e le mani tese ad abbracciare il suo amante. Non posso sentire il grido di un gabbiano senza rivederla con l'occhio della mente, perché mi perseguiterà fino al giorno della mia morte, e anche dopo, dovunque andrà la mia anima, lei sarà laggiù; una bambina bruciata per ordine di un re, in base alle leggi, nello splendido regno di Camelot.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

“La mia regina ha alzato le spalle con aria sprezzante. - L'istruzione è così importante?
- Penso di sì. Ho sempre rimpianto di non conoscere il latino.
- Perché? - mi ha chiesto Igraine.
- Perché buona parte delle esperienze dell'umanità sono tramandate in quella lingua, regina, è l'istruzione ci permette di scoprire ciò che gli uomini del passato conoscevano, o sognavano, o temevano. Quando siamo nei guai, è utile vedere che qualcuno ha già affrontato gli stessi problemi. Contribuisce a farci capire le cose.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

“Se gli uomini possono comprare la legge, diceva sempre Artù, allora la legge diventa inutile.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“A Mai Dun - riprese Merlino - ci sono andato molto vicino. Davvero molto vicino. Ma sono stato troppo debole, Derfel. Voglio troppo bene ad Artù. Perché? Non è spiritoso, nella conversazione può essere noioso quanto lo era Gawain e per giunta ha un assurdo attaccamento alla virtù, ma io gli voglio bene. E anche a te ne voglio, purtroppo. Una debolezza, lo so. Posso anche apprezzare gli uomini arrendevoli, ma ho in simpatia gli uomini onesti. Ammiro la forza schietta, capisci, e a Mai Dun ho lasciato che questa mia debolezza avesse il sopravvento.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

“Galahad - mi diceva - è innamorato della perfezione ed è troppo schizzinoso per amare una donna in carne e ossa. Ama le donne come concetto, ma non sopporta la loro realtà, le malattie, il dolore, il sangue.
- Be', non ha mai provato fastidio per cose del genere, in battaglia - commentai io.
- Certo - replicò Ceinwyn - ma in battaglia, coperti di sangue o ferite, ci sono solo uomini e Galahad non ha difficoltà ad ammetterne i difetti. Non ha mai idealizzato gli uomini: solo le donne.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

“Gli uomini sono degli sciocchi - ha asserito Igraine, poi mi ha guardato di sottecchi. - Tu hai mai tradito Ceinwyn?
- No - risposi, ed era la verità.
- E non hai mai avuto il desiderio di tradirla?
- Oh, molte volte. Il desiderio non scompare con la felicità, mia regina. Inoltre, che merito c'è nella fedeltà, se non viene mai messa alla prova?
- Tu pensi che ci sia un merito nella fedeltà? - ha voluto sapere, e io mi sono chiesto quale guerriero giovane e bello della rocca di suo marito avesse attirato il suo sguardo. La gravidanza le avrebbe impedito qualsiasi sciocchezza, per il momento, ma mi preoccupavo di quel che poteva succedere dopo. Forse non sarebbe successo niente, comunque.
Le ho sorriso. - Noi vogliamo dai nostri amanti la fedeltà, regina, e perciò, com'è ovvio, anche loro la vogliono da noi. La fedeltà è un dono che offriamo a chi amiamo. Artù l'ha data a Ginevra, ma lei non poteva fare altrettanto. Lei voleva qualcosa di diverso.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

Bernard Cornwell Frasi e Citazioni

“Merlino mi fissò. - Credi che tu, Derfel, o Artù possiate essere tanto forti da resistere a Nimue? Lei è una donna. Le donne ottengono sempre ciò che vogliono, e se per ottenerlo devono rovinare il mondo e tutto ciò che il mondo contiene, così sia.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

Sulle donne , Sul mondo

“Due re saliranno alla Rocca di Cadarn - profetizzò - ma a regnare sarà un uomo che non è re. I morti si sposeranno, quel che è perso ritornerà alla luce. e una lama verrà portata alla gola di una bambina.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

Sui bambini , Luce

“Tuo padre è Aelle - asserì Merlino tranquillo.
Lo guardai con stupore. - Come lo sai?
- Ce l'hai scritto in faccia, Derfel. Questa notte, quando ti ho visto arrivare dalla porta della palizzata, per essere uguale a lui ti mancava solo un grande mantello di pelle di orso.
Mi sorrise. - Ti ricordavo come un ragazzino serio serio, tutto domande, con un'espressione corrucciata, ma questa sera sei giunto come un guerriero degli dei, una terrificante creatura di ferro e d'acciaio, di scudo e pennacchio.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

Sul sorriso , Domanda , Notte

“Quell'estate, secondo il nuovo computo degli anni che ci hanno insegnato i cristiani, era il 497 dopo la nascita di Cristo, ed era un'estate radiosa, splendente di sole.
Artù era al vertice, Merlino si scaldava le ossa nel nostro giardino e le nostre tre figlie insistevano perché raccontasse loro sempre nuove storie, Ceinwyn era felice, Ginevra si godeva il suo elegante palazzo nuovo, con i portici e le colonne e il tempio nascosto.
Lancillotto se ne stava tranquillo nel suo regno accanto al mare, i sassoni si combattevano tra loro invece di lottare contro di noi, e la Dumnonia era in pace.
Eppure, quella del 497 fu anche, come ben ricordo, un'estate di vergogna e di dolore.
Fu l'estate di Tristano e Isotta.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

Cristo , Sul dolore , figlie , Sulla pace

“Ginevra chiuse gli occhi; per alcuni instanti non capii se ridesse o piangesse. Poi vidi che quella che le agitava il petto era una risata. - Sei davvero uno sciocco - affermò. - Cerchi di aiutarmi! Credi che io ami Lancillotto?
- Volevi che diventasse re - le ricordai.
- Che c'entra con l'amore? - mi chiese con scherno. Volevo che fosse re perché è un debole, e in questo mondo una donna può comandare solo attraverso un uomo debole come lui. Artù non è un debole, invece. - Trasse un profondo respiro. - Ma Lancillotto lo è, e forse regnerà qui, quando verranno i sassoni, ma a controllarlo non sarò io, e neppure un'altra donna: sarà Cerdic, che è tutt'altro che un debole.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

Sul mondo , Sull'amore , Risata

“Eppure sono convinto che Artù sarebbe rimasto in Dumnonia, se avesse ricevuto ciò che desiderava, ossia la gratitudine. Era un uomo orgoglioso e sapeva bene ciò che aveva fatto per il nostro regno, ma era stato ricompensato con astio e malcontento.
Erano stati i cristiani a rompere per primi la pace, ma poi, dopo i fuochi di Mai Dun, gli stessi pagani si erano rivoltati contro di lui.
Artù aveva dato alla Dumnonia la giustizia, aveva riconquistato gran parte delle Terre Perdute, aveva reso sicure le nuove frontiere e governato con onestà; ma per ricompensa era stato deriso come il Nemico di Dio.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

Su Dio , Sulla pace , Sulla giustizia , Gratitudine

“La gente non rinuncia alle proprie speranze, solo perché è delusa, Derfel; semmai vi si aggrappa con un'intensità ancora maggiore. Siamo davvero degli sciocchi.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

Sulla speranza

“Imbecille?
- Certo. E sul fatto che sia un imbecille non possono esserci dubbi. Pensaci un attimo! Lancillotto vive, Mordred vive, Cerdic vive e Ginevra vive! Se qualcuno vuole vivere in eterno a questo mondo, la soluzione migliore è diventare nemico di Artù.”

Bernard Cornwell libro Il tradimento

Il tradimento

Sul mondo

“Corsi verso di loro. La bimba era fra le braccia della madre, e io lascia cadere la spada, mi sfilai l'elmo e mi inginocchiai lì accanto. - Dian - sussurrai. - Amore mio.
Vidi l'anima tremolare ancora nei suoi occhi. Mi vide, Dian mi vide, e vide sua madre, prima di morire. Ci guardò per un istante, poi la sua giovane anima si allontanò leggere come un'ala nel buio, senza rumore, come una fiamma di candela spenta da un soffio di vento. Lavaine le aveva tagliato la gola mentre saltava verso il braccio del fratello e adesso il suo piccolo cuore aveva rinunciato a lottare. Ma riuscì ancora a vedermi, prima di morire. Ne sono certo. Mi vide, poi morì, e io abbracciai lei e sua madre e piansi come un bambino.
Piansi per le mia piccola, adorata Dian.”

Bernard Cornwell libro La torre in fiamme

La torre in fiamme

Sull'amore , Sui bambini , Sui giovani , Cuore

“Il tempo è una storia e io voglio essere colui che la racconta, non colui che la crea.”

Bernard Cornwell libro La spada perduta

La spada perduta

Storia , Tempo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?

“Celebriamo i re, onoriamo i grandi uomini, ammiriamo gli aristocratici, applaudiamo gli attori, inondiamo d'oro i ritrattisti e persino, a volte, premiamo i soldati, ma disprezziamo sempre i mercanti.”

Bernard Cornwell
Sugli uomini

Bernard Cornwell: Frasi in inglese

“"You've never heard of Paul Revere?" "No." "Lucky man, Sharpe. He called my father a traitor, and our family called Revere a traitor, and I rather think we lost the argument."”

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Bernard Cornwell

Captain Thomas Leroy, and Captain Richard Sharpe, p. 81
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Company (1982)

“Good plain soldiering wins wars. Doing mundane things well is what counts.”

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Bernard Cornwell

Colonel Sir Barnaby Moon, p. 11
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Fury (2006)

“A charge of knights was supposed to be thundering death on hooves, a flail of metal driven by the ponderous weight of men, horses and armor, and properly done, it was a mass maker of widows.”

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Bernard Cornwell The Grail Quest

Narrator, p. 338
The Grail Quest, The Archer's Tale/Harlequin (2000)

“In the short time I've known you, Richard, I've noticed you possess a lamentable tendency to put on shining armor and look for ladies to rescue. King Arthur, God rest his soul, would have loved you. He'd have had you fighting every evil knight in the forest.”

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Bernard Cornwell

Captain Michael Hogan, p. 254
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Havoc (2003)

“"We asked for them in February. It's June now; they must be coming." "They've been saying that about Christ for eighteen hundred years."”

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Bernard Cornwell

Major Richard Sharpe and Major General Nairn
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Regiment (1986)

“"I'm a Soldier, not a bloody clerk! I fetch bloody forage, count bloody shovels, and take punishment drills. It's yes, sir, no, sir, can I dig your latrine, sir, and it's not bloody soldiering!" "It is bloody soldiering! What the hell else do you think soldiering is? Do you think you can win a war without forage? Or without shovels? Or, God help us, without latrines? That is soldiering! Just because you've been allowed to swan about like a bloody pirate for years doesn't mean you shouldn't take your turn at real work."”

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Bernard Cornwell

Lieutenant Richard Sharpe and Major Michael Hogan, p. 114
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Company (1982)

“Let me tell you about the English War Bow, Joscelyn. It is a simple thing, med of yew, a peasant's tool, really. My huntsman can use one, but he is the only man in Berat who has ever mastered the weapon. Why do you think that is? I'll tell you anyway. It takes years, Joscelyn, many years to master the yew bow. Ten years? Probably that long, and after ten years a man can send an arrow clean through armor at two hundred paces. Splat! A thousand ecus of man, armor, and weaponry fallen to a peasant's bow. And it isn't luck, Joscelyn. My huntsman can put an arrow through a bracelet at a hundred paces. He can pierce mail coat at two hundred. I've seen him put an arrow through an oak door at a hundred and fifty, and the door was three inches thick!”

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Bernard Cornwell The Grail Quest

The Count of Berat, p. 111
The Grail Quest, Heretic (2003)

“He had an inspiration and went to the Quinta's kitchen and stole two large tins of tea. He reckoned it was time Kate did something for her country and there were few finer gestures than donating good China tea to riflemen.”

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Bernard Cornwell

Lieutenant Richard Sharpe, p. 136
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Havoc (2003)

“I doubt I called him illegitimate, sir. I wouldn't use that sort of word. I probably called him a bastard.”

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Bernard Cornwell

Captain Richard Sharpe, p. 136
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Escape (2003)

“They were German hussars and they streamed out of the dunes leaving a trail of dust, their drawn blades glittering.”

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Bernard Cornwell

Sharpe (Novel Series), Sharpe's Prey (2001)

“Arthur Wellesley had waited six years for this moment. He was twenty-nine years old and had begun to fear that he would never see battle, but now, at last, he would discover whether he and his regiment could fight, and so he filled his lungs to give the order that would start the slaughter.”

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Bernard Cornwell

Narrator, p. 28
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Tiger (1997)

“Sharpe's sword was lucky. There was a soldier's goddess and her name was Fate and she had liked the sword Harper made for Sharpe. The Kligenthal was stained with the blood of friends, with the torture of flayed priests, and the beautiful sword contained not luck, but evil.”

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Bernard Cornwell

Narrator, p. 312
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Sword (1983)

“Sir Thomas was a sentimental man. He loved Soldiers. He had once thought all men who wore the red coat were rogues and thieves, the scourings of the gutters, and since he had joined the army he had discovered he was right, but he had also learned to love them. He loved their patience, their ferocity, their endurance, and their bravery.”

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Bernard Cornwell

General Thomas Graham, p. 234
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Fury (2006)

“We take what we want … we don't pay our enemies for food.”

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Bernard Cornwell

Sharpe (Novel Series), Sharpe's Escape (2003)

“Our duty, Richard, is to be decorative and stay alive long enough to be promoted. But no one expects us to be useful! Good God! A junior officer being useful? That'll be the day.”

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Bernard Cornwell

Ensign Roderick Venables, p. 20
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Fortress (1999)

“Look after him, Lieutenant. An army isn't made of it's officers, you know, though we officers like to think it is. An army is no better than its men, and when you find good men, you must look after them. That's an officer's job.”

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Bernard Cornwell

Colonel Jean Gudin, p. 353
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Tiger (1997)

“Your friend Will is a good man, too, but I fear he's no longer an archer." "It would have been better, I sometimes think-" "If he had died? Wish death on no man, Thomas, it comes soon enough without a wish."”

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Bernard Cornwell The Grail Quest

Mordecai and Thomas of Hookton, p. 352
The Grail Quest, Vagabond (2002)

“It is not wise, I think, to mix private revenge with war." "Of course it's not wise, but it's bloody enjoyable. Enjoying yourself, Sergeant?”

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Bernard Cornwell

<br/k> "Never been happier, sir."
Lieutenant Jorge Vicente, Captain Richard Sharpe, and Sergeant Patrick Harper, p. 161
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Escape (2003)

“He was not certain why he was sure of defeat. It was, perhaps, that he admired Wellington. The English General had a mind of fine calculation that appealed to Ducos, who did not believe that the vainglorious Marshals of France had the measure of the Englishman. The Emperor, now, he was different. He would out-calculate and outfight any man.”

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Bernard Cornwell

Major Pierre Ducos, p. 233
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Honor (1985)

“"Sensible thing to do, is for us to bugger off out of here and got to bed." "Sensible thing to do, is get out the bloody army and die in bed." "But that's not why we joined, is it?" "Speak for yourself, sir. I just joined to get a square meal. Getting killed wasn't really part of the idea at all."”

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Bernard Cornwell

Captain Richard Sharpe and Sergeant Patrick Harper, p. 187
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Battle (1995)

“The first bombs looked like livid shooting stars. Then, as they began their shrieking fall, the bomb trails converged. God had not shown mercy, the British possessed none and Copenhagen must suffer.”

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Bernard Cornwell

Narrator, p. 201
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Prey (2001)

“Sharpe had no thought of deserting now, for now he was about to fight. If there was any one good reason to join the army, it was to fight. Not to hurry up and do nothing, but to fight the King's enemies, and this enemy had been shocked by the awful violence of the close-range volley and now they stared in horror as the redcoats screamed and ran toward them.”

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Bernard Cornwell

Narrator, p. 33
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Tiger (1997)

“They thought war was a game and every defeat only made them more eager to play.”

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Bernard Cornwell The Grail Quest

Philip of Valois, King of France, regarding his more reckless nobles, p. 4
The Grail Quest, Heretic (2003)

“There are, very crudely, two factions in the Cortes. One side are the traditionalists. They're comprised of the monarchists, the pious, and the old-fashioned. They're called the serviles. It's an insulting nickname, like calling a man a Tory. Serviles means the slaves, and they wish to see the king restored and the church triumphant. They are the faction of landlords, privilege, and aristocracy. The serviles are opposed by the liberalles, who are so called because they are forever talking about liberty. The liberalles want to see a Spain in which the people's wishes are more influential than the decrees of a tyrannical church or the whim of a despotic king. His Brittanic Majesty's government has no official view in these discussions. We merely wish to see a Spanish government willing to pursue the war against Napoleon.”

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Bernard Cornwell

Lord William Pumphrey, p. 162
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Fury (2006)

“Sharpe knew himself to be a tough man, but he had always thought of himself as a reasonable one, yet now, in the mirror of William's nervousness, he saw himself as something far worse; a bullying man who would use the small authority of his rank to frighten men. In fact, the very kind of officer Sharpe had most hated when he himself was under their embittered authority.”

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Bernard Cornwell

Lieutenant Richard Sharpe, p. 81
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Rifles (1988)

“Whoa there, lad! Whoa! Gentle now! Die well, die well.”

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Bernard Cornwell

Sergeant Michael Connelly, p. 184
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Sword (1983)

“He had thought the army would pay for the voyage, but the army had refused, saying that Sharpe was accepting an invitation to join the 95th Rifles and if the 95th Rifles refused to pay his passage then damn them, damn their badly colored coats, and damn Sharpe. […] Britain had sent Sharpe to India, and Britain, Sharpe reckoned, should fetch him back.”

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Bernard Cornwell

Lieutenant Richard Sharpe, p. 11
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Trafalgar (2000)

“"They're drunk sods, sir, but they're the best Soldiers in the world. The very best." And he meant it. They were the elite, the damned, the Rifles. They were Soldiers in green. They were Sharpe's Rifles.”

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Bernard Cornwell

Lieutenant Richard Sharpe, p. 302
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Rifles (1988)

“It was the French way, the method that had brought victory to the armies of the Empire, the irresistible mass. Throw the mass like a human missile at the Castle's defenders, overwhelm them with targets, terrify them with the massed drummers in the column's centre, and push over the dead to victory.”

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Bernard Cornwell

En Masse.
French General, p. 271
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Enemy (1984)

“"The Major's a grand big fellow, so he is." "So what are we? The damned?" "We're that, sure enough, but we're also Riflemen, sir. You and me, we're the best God-damned Soldiers in the world."”

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Bernard Cornwell

Sergeant Patrick Harper and Lieutenant Richard Sharpe, p. 262
Sharpe (Novel Series), Sharpe's Rifles (1988)

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