Ernest Hemingway: Frasi popolari (pagina 7)

“Poi vai [uccellino] e rischia quel che devi rischiare come qualsiasi uomo o uccello o pesce.”

“Vorrei poter dar da mangiare al pesce, pensò. È mio fratello.”

“Ezra era lo scrittore piú generoso che io abbia mai incontrato, e anche il piú disinteressato.”

“La fame è un'ottima disciplina e t'insegna molte cose.”

“Come può un uomo scrivere cosí male, cosí spaventosamente male, e comunicarti delle sensazioni cosí profonde?”

“Avevo già imparato a non vuotare mai il pozzo della mia fantasia, ma a fermarmi sempre quando c'era ancora qualcosa, là in fondo, e a lasciare che tornasse a riempirsi durante la notte con l'acqua delle sorgenti che lo alimentavano.”

“Se il lettore lo preferisce, questo libro può essere considerato opera di fantasia. Ma esiste sempre la possibilità che un'opera di fantasia come questa getti un po' di luce su ciò che è andato sotto il nome di realtà.”

“Li odio, i crampi, pensò. Sono un tradimento del corpo. È umiliante in presenza di altri avere una diarrea o vomitare per via di un avvelenamento. Ma un crampo - lo penso come calambre - umilia, specialmente quando si è soli.”

“Scrissero un tempo che è dolce e meritevole morire per la patria.”

“Gli scrittori si foggiano nell'ingiustizia come si foggiano le spade.”

“La macchina attraversò l'allegra città di San Donà di Piave. Era ricostruita di fresco, ma non era più brutta di una cittadina medio-occidentale ed era fiorente e gaia.”

“Ecco che cosa siete. Ecco che cosa siete, voialtri. Tutti voi giovani che avete fatto la guerra. Siete una generazione perduta.
[…]
Non avete rispetto per niente e per nessuno. Vi rovinate la salute a furia di bere…”

“Un giorno chiesi alla padrona di un'altra bancarella, che era mia amica, se i proprietari vendessero mai i libri.
-No- disse- E' tutta roba gettata via. Ecco perché si sa che non valgono niente.
Gli amici se li scambiano per leggerli sulle navi.
-Senza dubbio-disse-devono lasciarne parecchi sulle navi.
-Sì-dissi-la compagnia di navigazione li conserva e li fa rilegare ed è così che si formano le biblioteche delle navi.”

“Ma che cosa posso raccontare a questa ragazza, ora, in questa fredda mattina ventosa al Gritti Palace Hotel?
“Che cosa vorresti sapere, Figlia?” le chiese
“Tutto quanto.”
“Va bene” disse il colonnello. “Incominciamo.”

“Sei così coraggioso e tranquillo che ho dimenticato che stai soffrendo.”

“Ma ti innamori sempre di qualcun altro e poi va tutto bene. Innamorati di loro ma non lasciarti rovinare.”

“Riposati, uccellino ", disse." Allora entra e cogli la tua occasione come un uomo, un uccello o un pesce.”

“"Sei terribilmente cupo, fratello", disse. "Non sai quanto".”

“Lo perderai, se ne parli.”