Gabriel Marcel è stato un filosofo, scrittore, drammaturgo e critico di musica francese.
Studiò al Liceo Carnot ed alla Sorbona, dove risentì dell'influenza di Léon Brunschvicg e di Henri Bergson. Si laureò con una tesi su L'influence de Schelling sur les idées métaphisiques de Coleridge, svolse l'attività di professore di liceo fino al 1923, insegnando a Vendôme, Sens, Parigi e Montpellier.
Nel suo itinerario filosofico si è dovuto spesso confrontare con la riflessione filosofica di Heidegger e Jaspers, accogliendo alcune istanze della corrente esistenzialista, ma senza per questo riconoscersi del tutto in questo orientamento di pensiero. Nel 1927 ha pubblicato a Parigi il suo Giornale metafisico, una sorta di diario filosofico in cui è documentata e svolta in maniera personale la riscoperta dell'esistenza in senso religioso. Di religione ebraica, nel 1929 si è convertito al cattolicesimo trovando in esso l'orizzonte che cercava. Nel 1935 pubblica un'altra opera importante, introdotta dalla pubblicazione di poco precedente del saggio Posizione e approcci concreti del mistero ontologico: Essere e Avere, in cui approda al tema dell'esistenza in rapporto all'essere e all'avere, nonché alla distinzione tra problema e mistero. In tutta la sua opera è chiara l'ispirazione religiosa del suo pensiero, volto al rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e Dio, e a rifiutare qualsiasi oggettivazione possibile di tali rapporti, in una logica che concepisce l'esistenza come dono e non come problema, aprendo l'uomo al mondo in una dimensione dell'essere che si può scorgere e cogliere nei due fondamentali momenti della fedeltà e dell'amore, che dunque fondano la soggettività rivolta verso l'altro e verso Dio.
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7. Dicembre 1889 – 8. Ottobre 1973
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Altri nomi
Gabriel Honoré Marcel