citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 741
Gaio Cilnio Mecenate nato da un'antica famiglia etrusca, è stato un influente consigliere, alleato ed amico dell'imperatore Augusto.
Formò un circolo di intellettuali e di poeti che protesse, incoraggiò e sostenne nella loro produzione artistica. Fra questi si possono annoverare Orazio, Virgilio e Properzio. Molte opere di questi poeti sono dedicate a lui. Si potrebbe persino paragonare la sua importanza a quella di un moderno ministro della cultura.
Con questo suo atteggiamento egli contribuì efficacemente ad elevare il tono della vita letteraria e culturale dell'era di Augusto. La sua azione fu anche un sostegno al regime imperiale che Augusto stava imponendo: molte delle opere prodotte con il sostegno di Mecenate contribuirono ad illustrare l'immagine di Roma ed anche a sostenere alcune azioni della politica dell'imperatore. In particolare Virgilio con l'Eneide fornisce una genealogia mitica a Roma in generale e in particolare all'imperatore Augusto che stava preparando la propria deificazione; inoltre, con le Georgiche, sostenne un'altra idea augustea propagandando la rinascita dell'agricoltura in Italia.
Fu per molti anni il migliore amico di Augusto oltre che il più stretto collaboratore. Egli dette il via ad un vero e proprio circolo letterario: il circolo di Mecenate. Non ne va però dimenticata l'azione politica di consigliere: per molti aspetti sta alla base della struttura data da Ottaviano allo Stato Romano, con le istituzioni tradizionali svuotate di significato e creazione di un apparato amministrativo fondato sul coinvolgimento degli equites.
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 741