Iginio Ugo Tarchetti: Frasi sugli uomini

“Le donne hanno interesse a mostrarsi incapaci di sentire l'amicizia; mettono gli uomini nella necessità di non chieder loro che dell'amore.”

“Strana cosa! Gli uomini piangono spesso del ridicolo.”

“Le donne non hanno un carattere proprio finché non amano; non hanno che un istinto provvidenziale di piegarsi, d'informarsi a quello dell'uomo. Per ciò esse sono quasi sempre quali gli uomini le fanno.”

“Le donne non annettono teoricamente alla loro virtù un atomo di quella importanza che vi annettono gli uomini semplici e coscienziosi. Esse conoscono meglio di noi il valore di ciò che danno. È difficile che un uomo onesto possa essere tanto ammirato e desiderato da esse come un libertino.”

“Un mezzo letterato, un mezzo artista, un mezzo poeta mi fanno orrore. hanno tutte le passioni sfrenate e biasimevoli deik grandi caratteri, senza averne una sola virtù. Ne hanno la vanità, l'orgoglio, l'ambizione, l'egoismo, senza un raggio di quella bontà improvvisa e passeggiera che ha il genio. Molti confondono l'ingegno col cuore; nulla di più erroneo. È provato che gli uomini più eminenti nella vita pubblica furono quasi sempre i più tristi nella vita privata.”

“Gli uomini portano una maschera – le donne due.”

“Diffidate degli uomini che non hanno passioni.”

“Ciò che gli uomini amano ed ammirano soprattutto nella donna, senza saperlo, è la loro fatuità.”

“L'idea della felicità negli uomini non può esser derivata che dalla memoria d'un bene trascorso o dal presentimento di un bene avvenire – in una vita antecedente o in una vita futura – giacché non vi è nulla quaggiù d'onde essi abbiano potuto attingere questo concetto.”

“Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi la propria immortalità.”

“La giustizia di sé è nell'istante, quella degli uomini nel tempo, quella di Dio nell'eternità.”

“Il tempo cancella le date impresse nel tempo, ma quelle che il dolore ha scolpite nel cuore degli uomini non si cancellano mai.”

“I pensatori e i filosofi di tutte le epoche e di tutti i paesi parlano dei loro tempi, come di tempi eccezionalmente scellerati. È logico arguire che gli uomini siano stati scellerati in ogni tempo.”

“Quasi tutti i grandi uomini non hanno sentito potentemente né gli affetti, né i vincoli della famiglia, perché la loro mente e il loro cuore avevano di mira tutta quanta l'umanità. Cristo rispondeva a sua madre: «donna, che v'ha di comune tra me e te?»”