Origine: Dall'intervista (12 ottobre 1974) in Crescenzio Sangiglio, Jannis Ritsos, La Nuova Italia, Firenze, 1975, p. 9.
Jannis Ritsos è stato un poeta greco.
Ritsos è considerato come uno dei più grandi poeti greci del ventesimo secolo, insieme a Konstantinos Kavafis, Kostis Palamas, Giorgos Seferis, e Odysseus Elytis. Il poeta francese Louis Aragon una volta ha detto che Ritsos era "il più grande poeta del suo periodo". Ritsos è stato proposto 9 volte, senza successo, per il Premio Nobel per la Letteratura. Quando il poeta vinse il Premio Lenin per la pace, assegnatogli nel 1975-76, egli dichiarò che "questo premio è più importante per me rispetto al Premio Nobel".
La sua poesia è stata spesso vietata in Grecia durante le fasi di regime autoritario per le idee di sinistra del poeta e la sua vicinanza politica al partito comunista greco . Le maggiori opere del poeta includono Trattori , Piramidi , Epitaffio , e Veglia .
Ritsos principalmente ha scritto le poesie con un intento politico, "servendo il comunismo con la sua arte". Una delle sue poche opere che differiscono da questo tema politico è La sonata al chiaro di luna.
Io so che ognuno di noi corre da solo all'amore,
da solo alla fede e alla morte.
Io lo so. Io l'ho provato. Questo non aiuta.
Lasciami venire con te.
—da Sonata al chiaro di luna. Traduzione in italiano dalla traduzione inglese di Peter Green e Beverly Bardsley
Origine: Dall'intervista (12 ottobre 1974) in Crescenzio Sangiglio, Jannis Ritsos, La Nuova Italia, Firenze, 1975, p. 9.