Frasi di Lee Child

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“Che i soldati mettessero in conto l’idea di morire era un dato di fatto: convivevano con l’idea, la accettavano, se lo aspettavano, qualcuno perdono lo desiderava, ma nel profondo dell’animo volevano che accadesse nel modo giusto. Io contro lui: che vinca il migliore. Volevano fosse nobile.”

“Gli era stato insegnato a stimare e valutare, a usare la pura forza di volontà per avere la meglio.”

“Reacher osservò la strada che scivolava via e cercò di reprimere la felicità che ciò gli procurava.”

“Jack Reacher? No, mi spiace. Di lui non c'è traccia.”

“A West Point gli avevano parlato per ore di tattica e strategia, e Reacher aveva prestato attenzione, in teoria. Nella pratica però preferiva i suoi metodi, che si basavano esclusivamente sugli altri. Non aveva senso pensare costantemente a se stesso. Sapeva già quali fossero i suoi punti di forza, pochi, e le proprie debolezze, molte. Erano gli altri a contare. Quali punti di forza avevano?”

“Hai un problema, risolvilo.”

“Nell'esercito ci avevano insegnato a prestare attenzione alle parole strane. I russi avevano scuole di inglese, parlavano con un accento perfetto, espressioni idiomatiche e quant'altro. A volte gli unici segni rilevatori erano le parole strane.”

“Pensò: Non ha senso agitarsi per quello che non puoi controllare.”

“Alla fine fu solo questione di saper attendere. Se aspetti paziente, le cose belle succedono, e anche quelle brutte.”

“Ho tutto quello che mi serve. È la definizione di ricchezza.”

“Una parte del suo cervello gli suggeriva che il suo atteggiamento, seppur di difesa, era comprensibile, la reazione di un uomo che amava star solo, però temeva la solitudine.”

“A volte, per sapere se la stufa è calda, non puoi fare altro che toccarla.”

“Non perdere tempo a capire perché qualcosa è andato storto. Impegnati a rimediare.”

“Le dinamiche della città. Come sempre, i più forti terrorizzano i più deboli finché non s'imbattono in qualcuno ancora più forte, spinto a fermarli da un arbitrario motivo umanitario. Qualcuno come Reacher.”

“Prendeva i pullman quando c'erano e chiedeva passaggi quando non c'erano. Se non riusciva a trovare un passaggio, camminava.”

“Gli investigatori non sanno mai. Intuiscono, indovinano.”

“Per quanto urgente sia un problema, si arriva a un punto dove non ci sono più posti in cui andare. L'urgenza svanisce, e tu resti lì seduto, come se avessi tutto il tempo del mondo, mentre questo impazza attorno a te.”

“Era enorme, tanto per cominciare. Uno degli uomini più grandi che avesse visto fuori dalla National Footbal League. Era molto alto e massicio, con braccia e gambe lunghe. La sedia da giardino era di dimensioni normali, ma sembrava minuscola sotto di lui. Era piegata e deformata. L'uomo toccava quasi il terreno con le nocche. Aveva il collo grosso e due mani grandi come vassoi.”

“A Reacher piaceva scrutare l'universo, gli piaceva pensarci e lo utilizzava spesso per meditare. Lui era solo un granello minuscolo e insignificante, che in mezzo a quel nulla aveva avuto in dono una breve vita.”

“Nell'esercito si impara in fretta l'arte di attendere.”

“Aspettare è un'arte come un'altra.”

“Non si sorprese. La sorpresa era per i dilettanti e Reacher era un professionista.”

“Erano quel tipo di uomini che avevano fatto un passo all'insù nella gerarchia degli stipendi e uno in là rispetto a regole e regolamenti, e consideravano le due mosse altrettanto preziose.”

“Lo Zio Sam mi ha pagato con i vostri soldi per fare esattamente questo lavoro per tredici anni e non si aspetta di certo che ora rifiuti una sfida e mi faccia un sacco di problemi psicologici.”

“Tutte le cose che erano troppo belle per essere vere di solito non lo erano. Era una legge fondamentale di natura.”

“Ero nell'esercito e andavo sempre dove mi ordinavano di andare.”

“Se si vive nel mondo reale, non si può essere in gamba e, nel contempo, stupidi. Non si può essere razionali e irrazionali. Non si può affrontare la realtà e, nello stesso tempo, non affrontarla.”

“Reacher si firmò Bill Skowron, che aveva ottenuto una media battuta di.375 per gli Yankess nella World Series poche settimana prima che lui nascesse.”

“Io ho una regola Holly: le persone che che mi mettono i bastoni fra le ruote lo fanno a loro rischio.”

“Reacher era stato poliziotto per tredici anni e conosceva molto bene l'espressione di rito: nessun segno particolare.”

“La gente ha paura della terza rotaia. Non c'è ragione di averne, a meno che non si abbia l'intenzione di toccarla. Centinaia di volt, ma non ti saltano addosso. Devi andarli a cercare per metterti nei guai.”

“Nessun tiratore esperto tenterebbe un tiro a distanza a Manhattan. Solo un idiota lo farebbe e fallirebbe di sicuro.”

“Conosco abbastanza bene New York. Mi ritengo un cittadino del mondo e secondo me New York ne è la capitale, perciò la capisco così come un inglese capisce Londra o un francese Parigi.”

“Ogni sentinella aveva un difetto. Era l'eterno problema dell'esercito. Arrivava la noia, l'attenzione si disperdeva e la disciplina veniva meno. La storia militare era costellata di catastrofi provocate dalle scarse prestazioni delle sentinelle.”

“Nella vita tutti posso scegliere: farsi da parte o prendere una posizione.”

“Il problema di Joe era che sembrava un duro. Uno e novantotto, centodieci chili, una montagna d'uomo. Aveva due mani come due pale e la faccia come un guantone da baseball. Fisicamente eravamo due cloni, ma avevamo una testa diversa.”

“Non stavo comodo, ma una cosa che impari nell'esercito è proprio dormire dappertutto.”

“Un altro passo e sei storia, amico.”

“Accadranno cose strane, la situazione cambierà, la terra sotto i nostri piedi potrà tremare, ma se continueremo a pensare velocemente, andrà tutto bene.”

“Gli strapperò un braccio a forza di torceglielo e lo userò per picchiarlo a morte.”

“La gente tratta le porte con troppo rispetto, le guarda con diffidenza, si avvicina piano e si limita a premere la suola contro il legno, o quasi. Io no.”

“Mia madre ci aveva dato delle regole per i combattimenti. Dovendo fare crescere due figli nelle basi dei marine, non poteva impedirli del tutto ma li circoscriveva impondendo dei limiti. La prima regola era puramente pratica: Non fare mai a pugni con addosso dei vestiti nuovi. E per ironia della sorte, io in quel momento li avevo. La seconda regola poteva essere condierata etica, ma per mia madre era semplicemente corretta: Non essere mai tu a dare inizio a una rissa.”

“Sono un uomo fortunato. Lo sono sempre stato e sempre lo sarò.”

“L'attesa era una parte importate nella vita delle forze dell'ordine, e in generale anche in quella dell'esercito. Lunghi periodi d'ozio e qualche fase convulsa.”

“Regola numero uno: cambia posto ogni giorno.”

“Disfeci i bagagli, ovvero presi lo spazzolino da viaggio dalla tasca, lo assemblai e lo misi nel bicchiere in bagno.”

“Strategicamente, la Gran Bretagna era come una portaerei perennemente ormeggiata al largo della costa europea con grandi ponti di volo.”

“Non mi offro mai volontario, è la regola base di un soldato.”

“Quando si preme il grilletto, spara sempre. Perfino degli AK-47 rimasti sepolti per anni, con il legno tarlato, funzionano alla perfezione.”