Frasi di Matthew Arnold
pagina 2

Matthew Arnold è stato un poeta, critico letterario e educatore britannico.

Era figlio di Thomas Arnold, famoso rettore della Rugby School, e fratello di Tom Arnold, docente di letteratura e di William Delafield Arnold, scrittore e funzionario coloniale.

Nel periodo 1847-51 lavorò come segretario di Lord Landsdowne, poi fu ispettore scolastico, viaggiando spesso per visitare scuole inglesi e non, e per vedere come fossero organizzate e come migliorarne l'insegnamento .

Nel 1851 sposò Fanny Lucy Wightman con la quale ebbe sei figli, di cui solo tre gli sopravvissero.

Nel 1857 fu eletto Professor of Poetry dell'Università di Oxford, dove fu il primo a usare l'inglese anziché il latino durante le proprie conferenze. Venne confermato nel mandato successivo .

Come critico letterario, si distinse per il tentativo di reinserire l'individuo all'interno della società e il letterato nell'ambito della tradizione.

A partire dalle Lives of the Poets di Samuel Johnson, per cui fece una scelta e una prefazione importante, anche dove non fosse d'accordo con lui, Arnold fornì con generosità e intelligenza tutta una serie di valutazioni ed espressioni alla critica letteraria del suo tempo. Promuovendo una cultura europea comune, accusò la cultura inglese di essere provinciale, principalmente con gli "Essays and Criticism" , che furono apprezzati da diversi lettori soprattutto dopo la sua morte .

Alcuni suoi scritti, per lo più pubblicati su giornali come "Cornhill" e "Fortnightly Review" e solo dopo raccolti in volumi, si occuparono anche dei problemi sociali e religiosi, come nel caso di Culture and Anarchy , nel quale l'autore assegnò alla cultura il compito di infrangere gli steccati che separavano le varie classi sociali, con un fondo di ottimismo a proposito dello sviluppo dell'umanità in quanto organismo.

In saggi successivi, come Literature and Dogma e God and the Bible , Arnold identificò la poesia come un possibile sostituto sia della religione sia della metafisica.Una delle sue formule critiche più fortunate fu quella di evidenziare l'amalgama di coscienza morale ebraica e intelligenza ellenistica che stanno alla base della cultura occidentale, essendo religione e poesia, ovvero "cuore e immaginazione" le due matrici della "moralità toccata da emozione" ovvero la poesia quale mezzo di trasmissione dell'esperienza spirituale.

Il suo magistero critico, con maggiore o minore fedeltà, ha collaborato a creare il punto di vista generale sulla funzione della cultura in critici come Lionel Trilling, Northrop Frye o Harold Bloom, o per le pagine critiche di Oscar Wilde, George Santayana e di T.S. Eliot, tra tutti forse il debitore più grato.

La sua produzione poetica, da qualcuno ritenuta tra le più importanti del periodo vittoriano inglese, fu caratterizzata da opere di ampio respiro, quali Tristram and Iseult , le tragedie Empedocles on Etna e Merope e da composizioni brevi come il sonetto Shakespeare , The Forsaken Merman .

Famosa è la sua poesia Dover Beach , sulla cittadina inglese che era porto verso la Francia e l'Europa. Wikipedia  

✵ 24. Dicembre 1822 – 15. Aprile 1888
Matthew Arnold photo
Matthew Arnold: 172   frasi 1   Mi piace

Matthew Arnold frasi celebri

“Dispersi per il vasto deserto delle acque
Noi mortali viviamo a milioni in solitudine.”

(da To Marguerite, in Returning a Volume of the Letters of Ortis (1852), stanza 1)
Dotting the shoreless watery wild, | We mortal millions live alone.

“E dimentichiamo perché dobbiamo, e non perché vogliamo.”

da Absence (1857), st. 3

“La verità siede sulle labbra degli uomini morenti.”

da Sohrab and Rustum, 656

“Triste pazienza, vicina troppo prossima della disperazione.”

da The Scholar-Gypsy, 1, 195

“Un uomo che conosce solo la Bibbia non conosce nemmeno la Bibbia.”

da Culture and Anarchy, 5

Matthew Arnold: Frasi in inglese

“A poetry of revolt against moral ideas is a poetry of revolt against life; a poetry of indifference towards moral ideas is a poetry of indifference towards life.”

Wordsworth, originally published as "Preface to the Poems of Wordsworth" in Macmillan's Magazine (July 1879)
Essays in Criticism, second series (1888)
Contesto: If what distinguishes the greatest poets is their powerful and profound application of ideas to life, which surely no good critic will deny, then to prefix to the word ideas here the term moral makes hardly any difference, because human life itself is in so preponderating a degree moral.
It is important, therefore, to hold fast to this: that poetry is at bottom a criticism of life; that the greatness of a poet lies in his powerful and beautiful application of ideas to life — to the question, How to live. Morals are often treated in a narrow and false fashion, they are bound up with systems of thought and belief which have had their day, they are fallen into the hands of pedants and professional dealers, they grow tiresome to some of us. We find attraction, at times, even in a poetry of revolt against them; in a poetry which might take for its motto Omar Khayam's words: "Let us make up in the tavern for the time which we have wasted in the mosque." Or we find attractions in a poetry indifferent to them, in a poetry where the contents may be what they will, but where the form is studied and exquisite. We delude ourselves in either case; and the best cure for our delusion is to let our minds rest upon that great and inexhaustible word life, until we learn to enter into its meaning. A poetry of revolt against moral ideas is a poetry of revolt against life; a poetry of indifference towards moral ideas is a poetry of indifference towards life.

“For poetry the idea is everything; the rest is a world of illusion, of divine illusion.”

Introduction to Ward's English Poets (1880)
Contesto: For poetry the idea is everything; the rest is a world of illusion, of divine illusion. Poetry attaches its emotion to the idea; the idea is the fact. The strongest part of our religion today is its unconscious poetry.

“Resolve to be thyself; and know, that he
Who finds himself, loses his misery.”

"Self-Dependence" (1852), lines 31-32
Origine: The Poetical Works of Matthew Arnold

“Nature, with equal mind,
Sees all her sons at play
Sees man control the wind,
The wind sweep man away.”

Matthew Arnold libro Empedocles on Etna

Act I, sc. ii
Empedocles on Etna (1852)

“The crown of literature is poetry.”

Count Leo Tolstoi
Essays in Criticism, second series (1888)

“Thou hast no right to bliss.”

Matthew Arnold libro Empedocles on Etna

Act I, sc. ii
Empedocles on Etna (1852)

Autori simili

Henri Fréderic Amiel photo
Henri Fréderic Amiel 31
filosofo, poeta e critico letterario svizzero
John Ruskin photo
John Ruskin 14
scrittore, pittore e poeta britannico
Giosue Carducci photo
Giosue Carducci 88
poeta e scrittore italiano
Thomas Hardy photo
Thomas Hardy 39
poeta e scrittore britannico
Walter Scott photo
Walter Scott 12
scrittore e poeta britannico
Robert Browning photo
Robert Browning 3
poeta e drammaturgo britannico
Charles Baudelaire photo
Charles Baudelaire 141
poeta francese
Honoré De Balzac photo
Honoré De Balzac 126
scrittore, drammaturgo e critico letterario francese
Alfred De Musset photo
Alfred De Musset 12
poeta, scrittore e drammaturgo francese