Mitsumasa Yonai è stato un ammiraglio e politico giapponese, Ministro della Marina imperiale giapponese nel biennio 1937-1939, 37º Primo ministro del Giappone tra il gennaio e il luglio 1940 e nuovamente Ministro della marina tra il luglio 1944 e il settembre 1945, nell'ultima fase della seconda guerra mondiale.
Arruolatosi in marina nel 1901, si specializzò in artiglieria navale e partecipò alla guerra russo-giapponese con il grado di sottotenente di vascello; affinò dunque le sue competenze e lavorò come istruttore presso la Scuola di artiglieria sino a quando, a partire dal 1910, iniziò un ciclo di servizio in mare a bordo di alcune navi da guerra. Dal 1912 al 1914 studiò al Collegio navale mettendosi in luce, quindi fu inviato nella colonia di Corea e al principio del 1915 fu nominato addetto militare all'ambasciata giapponese di San Pietroburgo, incarico durante il quale divenne capitano di fregata.
Fu richiamato in patria nell'imminenza del crollo della monarchia zarista e nel 1919 divenne istruttore a bordo della nave scuola Fuji, ma ben presto fu scelto per un lungo viaggio di formazione in Europa. Nominato capitano di vascello, fu posto al comando dell'incrociatore corazzato Kasuga al suo rientro e con tale nave partecipò all'intervento in Siberia del 1922, poi transitò alla testa dell'incrociatore corazzato Iwate impegnato nelle crociere inaugurali dei cadetti. Proprio durante gli anni venti entrò a far parte del gruppo di ufficiali moderati in seno alla marina, favorevoli a collaborazione e compromesso con le potenze navali occidentali.
A fine 1925 divenne contrammiraglio e capo di stato maggiore della 2ª Flotta; la sua carriera progredì rapidamente dopo aver gestito un intervento navale a Shanghai nel 1928: divenne viceammiraglio nel 1930, comandò la 3ª Flotta e poi le forze di sicurezza marittima in Corea, tra 1933 e 1936 comandò in successione due distretti navali e la 2ª Flotta e infine, sullo scorcio del 1936, fu nominato comandante della Flotta combinata, la componente d'alto mare della marina imperiale. Intelligente, dotato di una preziosa esperienza all'estero nonché di salde competenze militari, Yonai fu presto scelto come candidato al Ministero della Marina, che ricoprì dal febbraio 1937. Egli esercitò le sue funzioni in un clima di esaltazione nazionale, dettato dalle vittorie iniziali nella dura seconda guerra sino-giapponese e dal prevalere delle istanze più aggressive e imperialiste nelle forze armate, che marginalizzarono i moderati come lui.
Nel gennaio 1940 assunse la carica di Primo ministro e attuò una politica estera tesa a ricucire buoni rapporti con le potenze occidentali, essendo avverso a legare il Giappone alla Germania nazista: tuttavia in luglio, dinanzi alla supremazia militare tedesca e le accese critiche al suo operato, fu costretto a dimettersi. In disparte per i successivi quattro anni, Yonai aderì a quel gruppo di ufficiali e civili che agivano cautamente perché l'imperatore e il governo ponessero fine alla guerra in Asia, allargatasi dopo l'attacco di Pearl Harbor.
Fu pertanto richiamato in servizio e nominato ministro della Marina nel luglio 1944 all'interno del Gabinetto Koiso, ma senza avere controllo effettivo della provata marina imperiale; riconfermato nell'aprile 1945, al momento dell'insediamento dell'esecutivo guidato da Suzuki Kantarō, ebbe parte importante nelle riunioni del Consiglio Supremo quale fermo sostenitore della necessità di resa anche incondizionata. Una volta conclusa la seconda guerra mondiale testimoniò durante il processo di Tokyo. Morì di malattia nell'aprile 1948.
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