Frasi di Kazuo Ishiguro
Kazuo Ishiguro
Data di nascita: 8. Novembre 1954
Kazuo Ishiguro, in giapponese , è uno scrittore giapponese naturalizzato britannico.
All'età di sei anni arrivò in Gran Bretagna dove la sua famiglia si era trasferita. Il soggiorno, che avrebbe dovuto essere temporaneo, divenne definitivo. Si laureò nel 1978 in letteratura e filosofia ed attualmente vive a Londra con la moglie scozzese, Lorna MacDougall, assistente sociale, e la loro figlia Naomi.
Scrive in lingua inglese e si firma col cognome preceduto dal nome. Ha anche modificato la grafia giapponese del suo nome, che era 石黒 一雄 , eliminando gli ideogrammi e utilizzando l'alfabeto fonetico katakana come si fa in Giappone per le traslitterazioni di nomi stranieri.
Discutendo del suo retaggio giapponese e la rispettiva influenza sulla propria formazione, l'autore afferma: "Non sono completamente come gli inglesi perché sono stato cresciuto da genitori giapponesi in un ambiente domestico di lingua giapponese. I miei genitori non si resero conto che saremmo rimasti in questa nazione per così tanto tempo, e si sentirono responsabili di tenermi in contatto con i valori giapponesi. Ho quindi radici distinte. Penso differentemente, la mia prospettiva è sottilmente differente." Quando gli viene chiesto in quale misura si identifichi giapponese o inglese, lo scrittore insiste: "La gente non è per due terzi una cosa e per il resto qualcos'altro. Temperamento, personalità, o modo di vedere non si dividono affatto così. I pezzi non si separano chiaramente. Finisci per essere una stramba miscela omogenea. Questo diventerà più comune nella seconda parte del secolo – persone con ascendenze culturali miste e sfondi razziali miscegenati. Così va il mondo."
Nel 1986 ha vinto il premio Withbread per il suo secondo romanzo: Un artista del mondo fluttuante. Nel 1989 ha avuto un nuovo prestigioso riconoscimento, il premio Booker, per il suo romanzo Quel che resta del giorno dal quale è stato tratto il film omonimo di James Ivory.
Nel 2005 vince il Premio Alex con Non lasciarmi . Anche questo romanzo è diventato un film omonimo, con la regia di Mark Romanek .
Con Rushdie e Kureishi fa parte del gruppo di scrittori, di origini diverse, che ha dato un sostanziale apporto alla letteratura inglese più recente, introducendo elementi stilistici delle culture d'origine. La sua attenzione ai particolari e alle atmosfere, sempre descritte con infinita cura, ricordano i grandi romanzieri nipponici classici.
Uno dei suoi romanzi Un artista del mondo fluttuante ricostruisce l'ambiente del Giappone nel primissimo dopoguerra. Il titolo originario inglese An Artist of the Floating World è assai più vicino alla tradizione giapponese di quanto sia la traduzione italiana, facendo riferimento a quel mondo fluttuante così caro a intere generazioni di bunjin , scrittori e pittori nipponici. Il romanzo è un omaggio alla sua cultura d'origine ma anche alla storia della sua famiglia, originaria della città così duramente provata dalle conseguenze dell'esplosione nucleare.
Il suo settimo romanzo, Il gigante sepolto , è uscito il 3 marzo 2015, pubblicato negli USA e nel Regno Unito contemporaneamente. Dopo dieci anni di silenzio, Ishiguro scrive un romanzo mitologico, sulle orme di Tolkien, ambientato nella Britannia del V secolo, con orchi, draghi e giganti - e, per la prima volta nelle sue storie, scene cruente di violenza improvvisa e letale: "Preciso, essenziale, lirico e appena un po' strano, l'idioma del Buried Giant appare universale come il suo tema... In questa parabola mesmerica di rimembranza, remissione e vendetta, durante una fragile tregua tra Britanni e Sassoni dopo la partenza dei romani, le carneficine sono rare, ma quando avvengono, sono di una calamità straziante." Tuttavia l'autore non trasforma la Britannia dei secoli bui in Terra di Mezzo, ma presenta piuttosto un romanzo palesemente storico, in "una miscela promiscua di influenze e periodi".
Lavori
Frasi Kazuo Ishiguro
„Rimanemmo così, sulla sommità di quel campo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Never Let Me Go
„Non mi era mai passato per la mente che le nostre vite, che fino a quel momento erano rimaste tanto strettamente intrecciate fra di loro, potessero disfarsi e separarsi per una cosa come quella. […] Se allora l'avessimo capito – chissà – forse ci saremmo tenuti più stretti l'uno all'altra.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„La prima volta che cogli l'immagine di te attraverso gli occhi di una persona simile, è una sensazione tremenda. È come passare davanti a uno specchio davanti al quale sei passata ogni giorno della tua vita, e che all'improvviso riflette qualcos'altro, qualcosa di strano ed inquietante.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Avete costruito le vostre vite su quello che vi abbiamo dato. Non sareste quello che siete oggi se non vi avessimo protetto. Non vi sareste immersi nelle lezioni, non vi sareste persi nell'arte e nella scrittura. Cosa avreste fatto, se aveste saputo cosa attendeva ciascuno di voi? Ci avreste detto che era tutto inutile… e come avremmo potuto controbattere?.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Stavo piangendo per una ragione completamente diversa. Mentre ti osservavo ballare quel giorno, ho visto qualcos'altro. Ho visto un nuovo mondo che si avvicinava a grandi passi. Più scientifico, più efficiente, certo. Più cure per le vecchie malattie. Splendido. E tuttavia un mondo duro, crudele. Ho visto una ragazzina, con gli occhi chiusi, stringere al petto il vecchio mondo gentile, quello che nel suo cuore sapeva non sarebbe durato per sempre, e lei lo teneva fra le braccia e implorava, che non la abbandonasse. Ecco ciò che ho visto. Non eri veramente tu, non era quello che stavi facendo, lo so. Ma ti ho vista e ho sentito il cuore spezzarsi. E non l'ho mai dimenticato.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l'acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell'acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita… Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Never Let Me Go
Non lasciarmi
Variante: Fece una risata e mi circondò con un braccio, mentre rimanevamo seduti l'uno accanto all'altra.
Poi aggiunse: "Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l'acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell'acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita. Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre.
„Percorrevo le strade più buie che conoscevo, dove soltanto la luce dei nostri fanali disturbava l'oscurità. Mi rendevo conto, naturalmente, che anche altre persone usavano questo tipo di strade; quella notte, però, mi sembrò che quelle cupe scorciatoie di campagna esistessero soltanto per quelli come noi, mentre le grandi autostrade luccicanti con le enormi insegne e i bellissimi autogrill fossero destinate a tutti gli altri.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Pensavo ai rifiuti, alla plastica che sventolava tra i rami, alla linea di strane cose intrappolate lungo il reticolato, e allora chiusi quasi gli occhi e immaginai che quello fosse il punto dove tutto ciò che avevo perduto dagli anni dell'infanzia era stato gettato a riva; adesso mi trovavo lì, e se avessi aspettato abbastanza, una minuscola figura sarebbe apparsa all'orizzonte in fondo al campo, e a poco a poco sarebbe diventata più grande, finché non mi fossi resa conto che era Tommy, e lui mi avrebbe fatto un cenno di saluto con la mano, forse mi avrebbe chiamata. La fantasia non andò mai al di là di questa immagine – non glielo permisi – e sebbene le lacrime mi rotolassero lungo le guance, non singhiozzavo né mi sentivo disperata.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Non pretendo di essere uno scrittore di racconti.“
Origine: Da un'intervista rilasciata a the Guardian; citato in I cinque racconti intimi di Ishiguro https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/28/cinque_racconti_intimi_Ishiguro_co_9_090428093.shtml, Corriere della Sera, 28 aprile 2009, p. 43.
„Così quella sensazione mi afferrò di nuovo, sebbene cercassi di allontanarla: la sensazione che fosse ormai troppo tardi; che c'era stato un tempo in cui tutto avrebbe avuto un senso, ma che avevamo perso l'occasione, e che ci fosse qualcosa di ridicolo, di riprovevole addirittura, nel modo in cui stavamo pensando e pianificando il futuro.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Perché forse, in un certo senso, non ci eravamo lasciati alle spalle quello che ritenevamo di aver abbandonato. Perché, sotto sotto, una parte di noi rimase sempre così: timorosa del mondo intorno e – non importa quanto ci disprezzassimo per questo – incapaci di staccarci l'uno dall'altra.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Stavo parlando con uno dei miei donatori l'altro giorno, che si lamentava di come i ricordi, anche i più pèreziosi, svanissero sorprendentemente in fretta. Però io non sono d'accordo. I ricordi che mi sono più cari, mi sembra che non svaniranno mai. Ho perso Ruth, poi ho perso Tommy, ma non perderò i ricordi che serbo di loro.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Non lasciarmi
„Prima di allora, tutti i cloni – o studenti, come preferivamo chiamarvi noi – esistevano soltanto per rifornire la scienza medica. All'inizio, dopo la guerra, è ciò che rappresentavate per la maggior parte delle persone. Degli oggetti indistinti in una provetta per i test. Ecco perché collezionavamo i vostri lavori. Selezionavamo i migliori e allestivamo delle mostre. Nei tardi anni Settanta, all'apice della nostra influenza, organizzavamo grandi eventi in tutto il paese. Alla presenza di membri del gabinetto, vescovi, ogni genere di gente famosa. C'erano discorsi, imponenti raccolte di fondi. "Ecco, guardate! – ripetevamo.“
— Kazuo Ishiguro, libro Non lasciarmi
Guardate queste opere! Come osate dire che questi bambini non sono esseri umani esattamente come noi?".
Non lasciarmi