Réginald Garrigou-Lagrange Frasi e Citazioni
Origine: Citato in Bernard Peyrous, Vita di Marthe Robin, Ed. Effatà, 2009
Réginald Garrigou-Lagrange è stato un religioso domenicano francese, considerato uno dei più grandi teologi neotomisti cattolici del XX secolo.
Nasce da una famiglia illustre e sin da ragazzo dimostra particolari doti intellettuali. Dopo gli studi superiori s'iscrive all'università per diventare medico. Nel 1897, all'età di vent'anni, ancora studente di medicina a Bordeaux, legge un libro di Ernest Hello, L'uomo e il suo bisogno di Dio, che si rivela decisivo per la sua vocazione sacerdotale e religiosa. La dottrina della Chiesa Cattolica gli appare come Verità assoluta su Dio, la sua vita intima, l'uomo, la sua origine, il suo destino soprannaturale. Se Gesù Cristo è la Verità assoluta, allora decide di dedicargli tutta la vita. Entra come novizio nell'ordine domenicano, nel convento di Amiens, assumendo il nome religioso di fra Reginaldo, come il più dòtto tra i primi discepoli di san Domenico di Guzmán.
Il 30 aprile 1900 pronuncia i voti religiosi solenni e il 28 settembre 1902, a venticinqu'anni, è ordinato sacerdote. Nel 1904 studia alla Sorbona di Parigi per conseguire la licenza in lettere e filosofia. Nel 1905 già insegna storia della filosofia, e nel 1906 teologia dommatica al Saulchoir , a dimostrazione delle sue non comuni qualità intellettuali e speculative.
Nel 1909 padre Reginaldo Garrigou-Lagrange è chiamato a Roma per insegnare al Collegio Internazionale Angelicum, fondato da non molto. Per più di mezzo secolo sarà un professore sempre più prestigioso, insegnando metafisica, teologia fondamentale e diversi trattati di teologia dommatica. Nel 1917 fonda la cattedra di ascetica e mistica, discipline che egli stesso insegnerà fino al 1959.
Si dedica dunque allo studio, ma non dimentica di essere un religioso, sicché unisce la preghiera e l'attenzione ai poveri alla ricerca scientifica e all'insegnamento, nonché alla cura d'anime, non sottraendosi al servizio della direzione spirituale.
Il frutto della sua operosità scientifica sono ventitré grandi opere teologiche e seicento poderosi articoli, pubblicati tra il 1904 e il 1960.
Nel 1960, al termine della sua attività accademica, si ritira nel convento di Santa Sabina, fondato a Roma dallo stesso san Domenico, sull'Aventino. Morirà dopo un periodo di malattia e particolare sofferenza, il 15 febbraio 1964.
Origine: Citato in Bernard Peyrous, Vita di Marthe Robin, Ed. Effatà, 2009