da A viso aperto, p. 49
Renato Curcio Frasi e Citazioni
da A viso aperto, pp. 94-95
Renato Curcio è un brigatista, sociologo e saggista italiano, tra i fondatori delle Brigate Rosse.
Formatosi intellettualmente e politicamente all'Università di Trento, dove sostenne tutti gli esami della facoltà di sociologia, senza conseguire la laurea, e nelle lotte del Movimento Studentesco, nel 1969 fondò con altri, come la moglie Margherita Cagol e Alberto Franceschini, il Collettivo Politico Metropolitano, che avrebbe dato origine, passando per l'esperienza di Sinistra Proletaria, al primo nucleo delle Brigate Rosse, il principale gruppo di lotta armata dell'estrema sinistra attivo negli anni di piombo.
Arrestato nel 1974 ed evaso l'anno dopo, rimase nuovamente latitante per un breve periodo, e fu in seguito condannato a 28 anni di carcere per concorso morale in omicidio non premeditato, in seguito all'attacco alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova , oltre che costituzione di associazione sovversiva e altri reati. Pur non essendosi mai dissociato, ha dichiarato la fine della lotta delle BR e ha criticato alcune delle sue scelte. Negli anni '90 è stato quindi scarcerato con quattro anni di anticipo, dopo quattro anni di semilibertà; in tutto ha scontato circa 25 anni di reclusione, di cui 21 in carcere .
Da allora è tornato all'attività di sociologo, nella cooperativa editoriale e sociale Sensibili alle foglie, da lui fondata, la quale si occupa di tematiche legate alla disabilità, nonché ad istituzioni totali , immigrazione e studi sulle nuove forme di controllo sociale nella società di massa.
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da A viso aperto, p. 49
da A viso aperto, pp. 94-95