“L'uomo nobile separa da sé quegli individui nei quali si esprime il contrario di tali stati di elevatezza e di fierezza – egli li disprezza. […] È disprezzato il vile, il pauroso, il meschino, colui che pensa alla sua angusta utilità; similmente lo sfiduciato, col suo sguardo servile, colui che si rende abbietto, la specie canina degli uomini che si lascia maltrattare, l'elemosinante adulatore e soprattutto il mentitore.”
260; 2007
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“Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.”
I, 49; 2008

Origine: Da Postilla conclusiva non scientifica alle «Briciole di filosofia»; citato in Andrea Dalledonne, Il rischio della libertà: S. Tommaso – Spinoza, Marzorati Editore, 1990, p. 34.

Citazioni tratte da interviste