“Furono insomma quei sorrisi a convincermi che Orwell ha sbagliato il suo 1984, mostrandoci, sotto la dittatura, un'umanità tetra e spaurita. Non è così: nelle dittature popolari tutti sorridono, sempre. Si può obiettare: Meglio! – Nient'affatto. La condanna a sorridere è più feroce, insopportabile, agghiacciante di quella ideata dallo scrittore inglese, che ci permetterebbe almeno di restare seri. Se ne può dedurre che Orwell non aveva grande immaginazione, tale da superare la realtà di una dittatura. Non ha saputo vedere quel che un semplice funzionario della Propaganda sovietica ha realizzato: i «suoi» personaggi costretti a dormire con la paura che il loro sorriso possa spegnersi nel sonno. (1994, pp. 64-65)”

Diario notturno, Taccuino 1954

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Friedrich August von Hayek photo
Gordon Rattray Taylor photo
Ismail Kadare photo

“La letteratura autentica e le dittature sono incompatibili, lo scrittore è nemico naturale delle dittature.”

Ismail Kadare (1936) scrittore, poeta e saggista albanese

Origine: Citato in Silvia Guidi Testimonianza e morte di monsignor Prennushi, il "Thomas Becket d'Albania" martirizzato dal regime comunista, l'Osservatore Romano, 21 marzo 2014; riportato in Tempi.it http://www.tempi.it/testimonianza-e-morte-di-monsignor-prennushi-il-thomas-becket-dalbania-martirizzato-dal-regime-comunista#.WKBYloHhDIU.

Kim Il-sung photo

“La dittatura della borghesia esercita le seguenti funzioni: controbattere gli interessi del popolo lavoratore, in primo luogo degli operai e dei contadini, privarli delle loro libertà per difendere gli interessi della classe dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura della borghesia si esercita dunque sugli operai e sui contadini, mentre pratica la democrazia per i proprietari fondiari e i capitalisti. Contrariamente a questa dittatura della borghesia, la dittatura del proletariato stabilitasi, in seguito alla Rivoluzione d'ottobre, in Unione Sovietica, e poi in numerosi altri paesi, protegge gli interessi degli operai e dei contadini e rinnega gli interessi dei proprietari fondiari e dei capitalisti. La dittatura del proletariato si esercita sui proprietari fondiari e sui capitalisti, mentre pratica la democrazia per le larghe masse popolari lavoratrici, per gli operai e i contadini in primo luogo. La dittatura della borghesia è necessaria per il sistema capitalista e la dittatura del proletariato è necessaria per il sistema socialista. Alcuni pensano che la dittatura della democrazia popolare nel nostro paese non sia la dittatura del proletariato, ma una sorta di dittatura intermediaria fra la dittatura del proletariato e la dittatura della borghesia; oppure hanno la falsa opinione che, poiché il nostro Governo è fondato su un fronte unito, il potere popolare non entri nel quadro della dittatura del proletariato. È falso. L'attuale potere di democrazia popolare nel nostro paese entra nel quadro dei poteri esercitati dalla dittatura del proletariato. Noi costruiamo attualmente il socialismo. Un paese che costruisce il socialismo non può non rappresentare, per sua essenza, la dittatura del proletariato.”

Kim Il-sung (1912–1994) politico nordcoreano
Christopher Hitchens photo
Stefano Montanari photo

“IL metodo democratico è formale. Da solo non può portare all'esistenza una società di uomini liberi. E, come di ogni metodo, se ne può facilmente abusare e può così degenerare a dittatura della maggioranza.”

Gerard Radnitzky (1921–2006) filosofo e teorico tedesco

Il futuro è aperto: il colloquio di Altenberg insieme con i testi del simposio viennese su Popper

Umberto Eco photo

“Col Grande Fratello di Orwell pochissimi spiavano tutti. Con quello televisivo, invece, tutti possono spiare pochissimi. Così che ci abitueremo a pensare al Grande Fratello come a qualcosa di molto democratico e sommamente piacevole.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Da Ci sono due Grandi Fratelli. Noi rischiamo di riconoscerne uno, L'Espresso, 12 ottobre 2000.

Leo Longanesi photo

“Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Roma, 19 agosto 1944
Parliamo dell'elefante

Argomenti correlati