“Messina, 24 agosto 1860
Noi siamo giunti in Messina il 27 luglio [1860] e fino al 19 agosto si seguitò a far preparativi per lo sbarco in Calabria tentando lo sbarco con pochi uomini. I nostri stavano accampati quasi tutti al Faro lungi 8 miglia dalla città; di là con le batterie molestavano i legni napoletani che passavano questi rispondevano a cannonate di modo che quasi tutti i giorni e le notti si sentono e si vedono cannonate al Faro dove lo stretto è largo 2 miglia.
Di fronte al Faro sulla costa di Calabria con il Forte Torre Cavallo il quale cannoneggia quasi sempre i nostri di rimpetto, e i nostri rispondono così che si scrive, si pranza e si dorme al fragore dei cannoni.”
Origine: Da Cinque lettere di un garibaldino lombardo dalla Sicilia, op. cit., p. 712.
Argomenti
faro , sbarco , miglio , agosto , preparativo , fragore , cannone , torre , luglio , largo , pranzo , napoletana , batterio , giunta , cavallo , stretta , seguito , fronte , forte , giorno , uomini , modo , due-giorni , tre-giorni , cannonata , costa , cittàIgnazio Invernizzi 5
volontario garibaldino e magistrato italiano 1834–1898Citazioni simili

Origine: Da Un Ponte fra due cimiteri, in Carlo Mancosu (a cura di), Il Ponte sullo Stretto: rischi, dubbi, danni e verità nascoste, Mancosu Editore, Roma, 2010. ISBN 978-88-96589-00-7
citato in Flamini, 1919
Canzoniere

“Victor Hugo: o il faro sul mare dell'assurdo.”
Scorribande di un inattuale, 1, 1997
Relazione sui bombardamenti di Foggia del 1943

“Di quei tristi anni Benedetto Croce fu veramente il faro e la guida.”
da Memorie di una antifascista, 1919-1940, Edizioni Avanti!, 1961