“Te che solinghe balze e mèsti piani | ombri, o quercia pensosa, io più non amo, | poi che cedesti al capo de gl'insani | eversor di cittadi il mite ramo. (Colloqui con gli alberi, VIII, vv. 1-4)”

—  Giosue Carducci , libro Rime nuove

Rime nuove

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
Argomenti
colloquio , quercia , ramo , albero , capo , fai-da-te
Giosue Carducci photo
Giosue Carducci 88
poeta e scrittore italiano 1835–1907

Citazioni simili

Giosue Carducci photo
Giosue Carducci photo
Giosue Carducci photo
Emily Dickinson photo

“Anima, corri il rischio, | con la Morte stare | sarà meglio che non stare con te. (J1151 – F1136, vv. 1-3)”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

Lettere

Achille Campanile photo
Jovanotti photo
Olindo Guerrini photo

“Vigna, nel mio cortil nereggia un fico | L'albero sarto del gran padre Adamo: | Io pranzo all'ombra de' suoi rami e dico: | — Vecchia Bologna, t'amo!”

Olindo Guerrini (1845–1916) poeta e scrittore italiano

da Memorie Bolognesi, in Postuma, XXXVIII http://it.wikisource.org/wiki/Postuma/XXXVIII

Giosue Carducci photo

Argomenti correlati