
“Agli oggetti corrispondono nell'immagine gli elementi dell'immagine.”
Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 2.13
Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 2.131
“Agli oggetti corrispondono nell'immagine gli elementi dell'immagine.”
Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 2.13
Origine: Citato in Nuova poesia negra, versioni e introduzione di Maria Grazia Leopizzi, Guanda, Parma, 1961, p. 106.
“L'immagine consiste nell'essere i suoi elementi in una determinata relazione l'uno all'altro.”
Origine: Tractatus logico-philosophicus, p. 2.14
Origine: Il libro dei segreti, I segreti del Tantra (vol. III), p. 178
libro Perché non possiamo essere cristiani
Cap IX
Variante: Ogni oggetto in noi suol trasformarsi secondo le immagini ch’esso evoca e aggruppa, per così dire, attorno a sé. Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell’oggetto per sé medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d’immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell’oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l’accordo, l’armonia che stabiliamo tra esso e noi, l’anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi.
“[Sulle didascalie] Produciamo il testo per l'immagine e non l'immagine per il testo.”
Vedere è tutto