“Tutto ciò che, in quanto uso, costume, eticità e legge regola i rapporti tra i compagni; tutto ciò che, in quanto scopo perseguito da una comune volontà, dirige la loro azione; tutto ciò che, in quanto certezza di fede, eleva i loro animi al di sopra dei negozi mondani: tutto questo si connette in una struttura di reciproche obbligazioni, nella quale l'arbitrio individuale trova il proprio limite.”

— Theodor Litt

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia

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fede , arbitrio , arbitro , azione , certezza , compagnia , compagno , comune , costume , legge , limite , negozio , obbligazione , rapporto , reciproco , regola , scopo , struttura , uso , mondano , volontà , proprio

Theodor Litt 2

filosofo e pedagogo tedesco 1880–1962

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“La teoria non ha luogo nel tempo e nello spazio. È un non-luogo. L'origine è una forma (una rete di rapporti formali) e non una data, un personaggio o un libro della storia. Consiste più in ciò che la ricerca scientifica si dà come regole di lavoro che in ciò che riceve come legge di una storia.”

Michel de Certeau (1925–1986) gesuita e storico francese

La scrittura dell'altro

“Ciò che l'io ha di unico si cela appunto in ciò che l'uomo ha di inimmaginabile. Noi possiamo immaginarci solo ciò che nelle persone è uguale, ciò che è comune. L'io individuale è ciò che si differenzia dal generale, quindi ciò che non si può indovinare o calcolare in precedenza, ciò che nell'altro si deve svelare, scoprire, conquistare.”

Milan Kundera libro L'insostenibile leggerezza dell'essere

L'insostenibile leggerezza dell'essere

“In ogni caso il mondo è il risultato di un'azione reciproca fra me e la divinità. Tutto ciò che è o nasce, nasce da un contatto di spiriti.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 1702
Frammenti

“Per ciò ne conviene esser umili; ubbidire, ubbidire, ubbidire. Comandi la legge di Dio, la legge che fu, la legge che è; non l'arbitrio di pochi invasati, che dicono di innovare, ma non tendono che a divorare!”

Ippolito Nievo libro Le confessioni d'un italiano

cap. VIII
Le confessioni di un italiano

“L'uso in balia del quale sono l'arbitrio e la legge e la norma del parlare.”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

71-72

“La laicità va considerata come autonomia reciproca non solo tra il pensiero politico e il pensiero religioso, ma tra tutte le attività umane, che debbono essere subordinate le une alle altre in un rapporto di dipendenza gerarchica né possono essere assoggettate a fini o a interessi che sono ad esse estranei, ma debbono autonomamente svolgersi secondo le proprie finalità e secondo regole interne. Ciò corrisponde, nei rapporti tra le attività, alla libertà nei rapporti tra gli individui.”

Nicola Abbagnano (1901–1990) filosofo italiano

citato in Carlo Flamigni, Laicità senza aggettivi http://www.carloflamigni.it/scripta/laicita_senza_aggettivi.html, carloflamigni.it, luglio 2012

“La guerra è un atto di forza e non c’è nessun limite nell’uso di questa: l’una parte impone la propria legge all’altra.”

Carl von Clausewitz libro Della guerra

libro Della guerra

“Lo spirito non è ciò che spazia e libera, ma ciò che frena e limita.”

Cesare Viviani (1947) poeta e scrittore italiano

Pensieri per una poetica della veste

“In amore, evitando ciò che non è reciproco, salvi il tuo cuore.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“E tutto ciò che è buono, se è una grazia, è un atto di fede; se è una ricompensa, è il frutto della fede. Come tutte le azioni dell'uomo nuovo sono gli effetti della fede. (citato in Charles Morgan, La fontana”

Geremia Taylor

The Fountain), traduzione di Corrado Alvaro e Laura Babini, Arnoldo Mondadori Editore, 1961

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