“La terra è come un ponte per attraversare un fiume: serve solo a sostenere i nostri piedi. Noi siamo in questo mondo, ma non siamo di questo mondo, giacché tutti i giorni diciamo:" Padre nostro che sei nei cieli…". Per avere la nostra ricompensa dobbiamo pertanto aspettare di essere "a casa nostra" nella casa del Padre.”
Pensieri scelti
Argomenti
due-giorni , terra-terra , tre-giorni , mondo , avere , essere , fiume , giacca , giorno , padre , ponte , ricompensa , terra , casaGiovanni Maria Vianney 51
presbitero francese 1786–1859Citazioni simili


Citato in Ralph Waldo Emerson: Il pensiero e la solitudine

“E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.”
23, 9
Nuovo Testamento, Vangelo secondo Matteo

“La mia casa è il cielo. Questo mondo è solo di passaggio.”

da La risposta di Alfonso Gatto, p. 41
In Un poeta e la sua città

…
Variante: […] Lui pensava, davvero, che gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e che questo è l'unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dal mare dell'Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente si affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là solo dove le è dato di arrestare l'invasione del mondo, salvando quanto meno l'idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile. Abbiamo case, ma siamo verande, pensava. […]

“Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico
ed odioso in casa, acquista grandi mali.”
frammento 500
Frammenti di alcune opere, Melanippe incatenata