“Il liberalismo non è – per dirlo con tutta chiarezza – nella sua essenza un abbandono del cristianesimo, bensì il suo legittimo figlio spirituale, e soltanto una straordinaria riduzione delle prospettive storiche può indurre a scambiare il liberalismo col libertinismo.”

La crisi del collettivismo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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economista svizzero 1899–1966

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“Liberalismo: lasciare a tutti la libertà di sopprimere la nostra.”

Ardengo Soffici (1879–1964) scrittore italiano

da Battaglia fra due vittorie, La Voce, 1923, p. 141

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“Epperò, proprio da questa ricostruzione storica, lontana da ogni tono apologetico ed edificante, emergono i reali meriti e i reali punti di forza del liberalismo. Dando prova di una straordinaria duttilità, esso ha cercato costantemente di rispondere e adattarsi alle sfide del tempo. È vero, ben lungi dall'essere spontanea e indolore, tale trasformazione è stata in larga parte imposta dall'esterno, ad opera di movimenti politici e sociali coi quali il liberalismo si è ripetutamente e duramente scontrato. Ma per l'appunto in ciò risiede la duttilità. Il liberalismo ha saputo apprendere dal suo antagonista (la tradizione di pensiero che, prendendo le mosse dal «radicalismo» e passando attraverso Marx, sfocia nelle rivoluzioni che in modi diversi a lui si sono richiamate) ben più di quanto il suo antagonista abbia saputo apprendere dal liberalismo. Soprattutto, l'antagonista non ha saputo apprendere quello che costituisce il secondo grande punto di forza del liberalismo. Certo, il processo di apprendimento dal liberalismo è tutt'altro che agevole, almeno per coloro che vogliono superare le clausole d'esclusione che attraversano in profondità questa tradizione di pensiero. Nessun'altra più di essa si è impegnata a pensare il problema decisivo della limitazione del potere. Epperò, storicamente, questa limitazione del potere è andata di pari passo con la delimitazione di un ristretto spazio sacro: maturando un'autocoscienza orgogliosa ed esclusivistica, la comunità dei liberi che lo abita è spinta a considerare legittima la schiavizzazione ovvero l'assoggettamento più o meno esplicito, imposti alla grande massa dispersa per lo spazio profano. Talvolta si è giunti perfino alla decimazione e all'annientamento. È dileguata del tutto questa dialettica in base alla quale il liberalismo si trasforma in un'ideologia del dominio e finanche in un'ideologia della guerra?”

cap. X, 6, p. 339
Controstoria del liberalismo

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“Il liberalismo mesce la rigovernatura come acqua di vita.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

Detti e contraddetti

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“Gesù non chiede grandi azioni, bensì soltanto l'abbandono e la riconoscenza.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico B

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“Anthony de Jasay, Scelta, contratto, consenso. Una nuova esposizione del liberalismo.”

Anthony de Jasay (1925–2019) filosofo ungherese

(Choice, Contract, Consent. A restatatement of liberalism, Institute of Economic Affairs, 1991), Rubbettino/Leonardo Facco, 2008.
Bibliografia

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